Botta e risposta sui finanziamenti persi dalla giunta Proietti che sul Puc 2, battaglia con la Regione cominciata nel 2009, avrebbe perso 4 milioni di euro. Dopo la nota del consigliere Stefano Pastorelli, arriva la replica della giunta, secondo cui “Ancora una volta il consigliere regionale Stefano Pastorelli, dimostrando la sua inadeguatezza politica, confonde lucciole per lanterne e mischia questioni completamente diverse con l’unica finalità di fare gratuita demagogia confusoria”.
L’amministrazione ricorda che “il Comune di Assisi ha vinto in primo e secondo grado davanti alla giustizia amministrativa i ricorsi volti ad accertare l’illegittimità dell’esclusione del Comune dai benefici del Puc 2 per un progetto del valore di 6 milioni e 600 mila euro. Le due sentenze passate in giudicato hanno determinato, per il Comune di Assisi, la doverosa richiesta di risarcimento alla Regione per il medesimo importo del progetto (ovvero 6 milioni e 600 mila euro). Il Tar ha rigettato in prima istanza la richiesta del Comune, pur riconoscendo l’illegittimità dell’azione della Regione Umbria, sostenendo che non vi è prova che il progetto comunale escluso sarebbe stato poi effettivamente finanziato. La posizione espressa dal Tar non convince l’amministrazione comunale proprio perché sono stati annullati i criteri di aggiudicazione. Questo rende impossibile ciò che il Tar pretenderebbe. Per questa ragione il Comune sta valutando di ricorrere in appello”.
Secondo la giunta Proietti, per quanto riguarda gli altri finanziamenti, “appartengono a percorsi di finanziamento che la Regione propone con procedure di evidenza pubblica (bandi) che, in quanto tali, non possono e non devono essere oggetto di alcuna negoziazione e nulla hanno a che vedere con il contenzioso in corso. Se non fosse così ci troveremmo di fronte a gravi illegittimità! Ci si augura – conclude la nota – che la Regione, ignorando le assurde congetture di Pastorelli, valuti la necessità degli interventi sulla base dei danni subiti a causa del sisma e delle alluvioni, e pertanto ritenga di finanziarli, a prescindere dal contenzioso che ha tutt’altro oggetto”.