Cronaca

Finanza sequestra 100mila euro a Presidente Calabria Oliverio e Presidente Hdrà

La Guardia di finanza di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo ai fini della confisca per poco meno di 96 mila euro nei confronti del Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. È l’ultimo atto della indagine avviata dalle fiamme gialle e che era stata “accesa” dopo le polemiche del M5S calabrese che aveva stigmatizzato l’operazione di promozione fatta dalla Regione quale main sponsor del format “I dialoghi di Paolo Mieli”, evento inserito nell’ambito del Festival dei 2 Mondi e ideato dal gruppo Hdrá (da quest’anno trasferito a Napoli).

L’ipotesi accusatoria è di peculato e un avviso di garanzia sarebbe stato emesso, oltre che nei confronti del governatore Oliverio, anche in quelli del presidente del gruppo, Mauro Luchetti. In questi minuti il Gruppo Hdrà ha rilasciato una nota stampa: “In riferimento al provvedimento di sequestro preventivo adottato nei riguardi del presidente della regione Calabria, Gerardo Mario Oliverio e che vede coinvolto il presidente della società Hdra’, si comunica che l’azienda è pronta a fornire ogni tipo di chiarimento in merito ai presunti illeciti e che è da subito a disposizione degli organi competenti, assolutamente certa di chiarire il suo corretto operato. La storia personale del fondatore di Hdra e il pregiato curriculum della società sono già oggi garanzia di assoluta onorabilità”.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice Battaglia, che ha quindi concordato con quanto richiesto dal Pm Graziella Viscomi.
A dare la notizia è stata l’Ansa, mentre alcuni quotidiani locali rilanciano un comunicato della Guardia di Finanza secondo il quale “I risultati delle indagini hanno consentito di ipotizzare che si sia dissimulato l’uso del denaro pubblico per finalità di promozione turistica, utilizzandolo, al contrario, per fini personalistici (la promozione del personaggio politico) e per il pagamento di tutti i costi sostenuti dal talk show che evidentemente avevano scopi diversi dalla promozione turistica della Regione Calabria”.
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