Era bastata la foto di una comunicazione interna, postata poi su Facebook, a scatenare l’ennesima polemica sulla gestione della Fils ma stavolta si è trattato davvero di un falso allarme.
L’amministratore unico, Stefano Mattioli, aveva avvertito i circa quaranta dipendenti che “a causa di problemi di liquidità non dipendenti dalla nostra volontà, dovuti a mancati pagamenti e a difficoltà burocratiche, il pagamento dello stipendio di aprile è posticipato al 20 maggio salvo l’insorgere di problematiche ad oggi impreviste”.
Un ritardo di una decina di giorni quindi, anche se – come precisa lo stesso Mattioli – i dipendenti che avevano necessità impellenti sono stati regolarmente liquidati nei tempi previsti.
“Non ci sono assolutamente problemi e spiace che si cerchi sempre di puntare alle polemiche ed alle strumentalizzazioni politiche – replica l’amministratore della Fils – la verità è che ora per queste operazioni è necessario attivare la procedura della fatturazione elettronica ed abbiamo avuto dei problemi tecnici con Poste Italiane, tanto che stiamo pensando anche ad azioni legali. Comunque – spiega – i soldi sono stati trasferiti in conti correnti bancari ed è solamente necessario aspettare i canonici tempi di accredito”.