Fils, i dipendenti: 'no alla perdita di 40 posti di lavoro' I Preoccupati per messa in liquidazione - Tuttoggi.info

Fils, i dipendenti: ‘no alla perdita di 40 posti di lavoro’ I Preoccupati per messa in liquidazione

Claudio Bianchini

Fils, i dipendenti: ‘no alla perdita di 40 posti di lavoro’ I Preoccupati per messa in liquidazione

Ecco la nota dell'assemblea dei dipendenti e delle sigle sindacali
Lun, 20/06/2016 - 17:07

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Lunedì 20 giugno si è riunita l’assemblea dei dipendenti della Fils srl, alla presenza dei Segretari territoriali della FP CGIL, FPS CISL e FP UIL.

Al termine dell’assemblea è stato approvato il presente documento che rappresenta la posizione dei lavoratori e del sindacato, sulla situazione della Fils.

All’unanimità i dipendenti esprimono fortissima preoccupazione e si dichiarano contrari alla messa in liquidazione della società ventilata in questi giorni, in quanto questo significherebbe la perdita del posto di lavoro per 40 persone e per Foligno la perdita di una struttura che ha positive ricadute sul tessuto economico del territorio, nonché verrebbero compromessi gli attuali livelli di garanzia dei servizi pubblici assicurati dalla Fils.

La Fils è diventata il braccio operativo del Comune di Foligno. Visto che ormai sono rimasti pochissimi operai dipendenti del Comune e che nei confronti della Fils la legge prevede il cosiddetto controllo analogo, cioè lo stesso controllo che viene esercitato sugli uffici comunali. A questo punto pensare di gestire tutti i servizi ricorrendo ad appalti esterni comporterebbe un costo per la città proibitivo e si perderebbe il controllo sulla qualità e la tempestività dei servizi.

Anche la stessa idea di competitività va pensata sapendo che la Fils ha sempre operato nella legalità pagando le tasse dovute, per cui il confronto con un mercato che è sempre più imbarbarito sul terreno del lavoro e dell’evasione fiscale, non è assolutamente proponibile.

Il punto di partenza non può che essere la volontà politica del Comune di Foligno, per cui un Piano Industriale che non prenda le mosse dal nuovo Contratto di Servizio, visto che quello attualmente in vigore scadrà il 31 agosto prossimo, sarebbe improponibile e solo strumentale a chi volesse chiudere la Fils, incurante che questo significa la perdita del posto di lavoro per 40 famiglie.

Il destino della Fils dipende dalla volontà del Consiglio Comunale di Foligno, che è chiamato ad esprimersi chiaramente, dicendo se intende gestire alcuni servizi direttamente, in modo pubblico con condizioni civili del lavoro e con correttezza fiscale, in questo caso è coerente garantire la continuità aziendale della Fils e salvaguardarne i livelli occupazionali attuali.

Non è più il momento di nascondersi dietro cavilli legali, tanto più che appare contraddittoria l’ipotesi della liquidazione quando è già stata approvata dal Consiglio Comunale la Relazione Previsionale Aziendale (RPA) della Fils 2016/2018, che invece deve essere resa immediatamente operativa per non compromettere il 2016, visto che i nuovi servizi lì previsti, a cominciare dall’ampliamento del portierato, ancora non si sono visti.

Certamente vi sono spazi per rendere la Fils più efficiente ed efficace; su questo il Piano Industriale potrà dare indicazioni e proposte, a tal proposito fin da ora i lavoratori ed il Sindacato si dichiarano disponibili a fare la loro parte, in una trattativa seria e approfondita che va aperta immediatamente.

Sulla base di quanto esposto i lavoratori della Fils e le OO.SS. hanno deciso di chiedere incontri a tutti i gruppi consiliari, per illustrare il presente documento e per chiedere che nella Delibera del prossimo Consiglio Comunale siano inseriti i seguenti due concetti:

  1. Il Consiglio Comunale tornerà a discutere il Piano Industriale e solo allora, alla luce dei suoi contenuti, deciderà il destino della Fils;
  2. Il Consiglio Comunale esprime la chiara volontà politica di assicurare continuità aziendale alla Fils e di salvaguardarne gli attuali livelli occupazionali, anche con mobilità tra partecipate; entro questi parametri il tecnico terzo è chiamato ad elaborare il Piano Industriale.

                                                          

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