Città di Castello

“Un film in Altotevere? Chissà…” | L’attrice Lodovini ricevuta dal sindaco Secondi

Tornare a Città di Castello mi emoziona sempre, perché qui ho mosso i primi passi della mia carriera da attrice e chissà che questo cerchio non possa chiudersi idealmente con un film ambientato tra Valtiberina toscana e Altotevere umbro, i luoghi del mio cuore, ai quali sono legatissima e davvero onorata di appartenere”. Lo ha detto Valentina Lodovini nell’incontro con il sindaco Luca Secondi nella residenza municipale di Città di Castello.

Il debutto dell’attrice

Un ritorno alle origini per la bellissima attrice, nata a Umbertide, ma biturgense doc, che ha avuto Città di Castello nelle tappe importanti della giovinezza e anche della carriera. Nell’incontro con il primo cittadino, nel quale è stata accompagnata dal fratello Michele, Lodovini ha ricordato l’emozione del debutto da professionista al Teatro comunale degli Illuminati lo scorso febbraio, dove si è esibita nel monologo “Tutta casa, letto e chiesa”, un classico di Dario Fo e Franca Rame. Un’interpretazione applauditissima dal pubblico su un palcoscenico dove Lodovini era salita per la prima volta a tre anni e mezzo, da ballerina della scuola di danza di Alessandra Carmignani, e che aveva conosciuto nelle prime esperienze da attrice vissute nel capoluogo tifernate, dove nel 2000 si è diplomata presso il Laboratorio Teatrale permanente dell’associazione culturale “Ottobre”, diretta da Valeria Ciangottini.

Le passioni e i progetti futuri

Con Valentina Lodovini siamo legati dallo stesso amore per questa terra, per le sue bellezze e la sua ricchezza culturale e artistica – ha sottolineato il sindaco Luca Secondi ma abbiamo scoperto di condividere la stessa sensibilità per il prossimo, per la solidarietà, la vicinanza alle persone fragili e ai bambini, temi sui quali ci siamo impegnati a lavorare per progetti rivolti al territorio”. Nella chiacchierata in Comune l’attrice altotiberina non ha fatto mistero della passione per le testimonianze artistiche, culturali, ma anche paesaggistiche, presenti nella vallata umbro toscana: dal Tevere a Piero della Francesca, “di cui – ha ammesso – mi vanto sempre di essere concittadina quando mi presento”, fino a Michelangelo, Raffaello, Signorelli, Alberto Burri, davanti alle cui opere ha voluto assolutamente posare nella foto con il primo cittadino, e all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, “un patrimonio culturale, sociale, storico per il mondo, dove raccomando sempre di passare a scrittori e cantautori”. “Chissà – ha detto Lodoviniche non possa essere proprio una storia dell’archivio dei diari a offrire la traccia per la sceneggiatura di una pellicola ambientata in questa meravigliosa vallata”.