Se non fosse stato per il brivido del disavanzo di 74mila euro nel consuntivo 2018, l’Assemblea della Fondazione Festival, riunita nei giorni scorsi per valutare e votare il bilancio di previsione 2019, non avrebbe avuto molto altro da discutere.
Tutto infatti continua a procedere secondo il programma triennale (2018-2019-2020) elaborato e consegnato al Mibac nel 2017 e su cui si fonda anche l’erogazione del contributo ministeriale (circa 3 milioni) che copre buona parte dei circa 5 milioni di euro (da previsione ufficiale esattamente 5.282.057,00) necessari per accendere e far camminare la macchina festivaliera.
Mentre nel 2017 il Due Mondi aveva chiuso con una plusvalenza di 5mila euro (l’esiguità non tragga in inganno), nel 2018 una ciambella non è riuscita con il buco.
Nel bailamme successivo alla notizia, molte sono state le tradizionali chiacchiere su quale “lusso” avesse provocato la perdita contabile. Notiziola frolloccona che dopo pochi attimi è stata smascherata. Trattasi di un taglio secco, del luglio 2018, da parte dello stesso Mibac per un totale di 80mila euro che ha fatto sbilanciare il tutto. Ma la Fondazione e con essa il Festival di sbilanci veri ne ha visti, anni fa, “che voi umani non potreste immaginarvi…”. Ma come sono soliti dire i saggi della Trinacria, Calati juncu ca passa la china– chinati giunco che passa la piena, e tirare avanti.
Per la cronaca, il Bilancio di Previsione 2019 è stato poi votato all’unanimità dai membri della Fondazione.
Al momento i dati ufficiali sul bilancio, consultabili, sono quelli che si trovano sul sito web della manifestazione, nell’apposita voce Trasparenza, e di cui aggiungiamo di seguito un link per la consultazione:
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