Yuri Di Benedetto
Phaedra è una tragedia di Seneca. La questione sui modelli è ancora aperta. Molti sono portati a sostenere che il modello principale sia Euripide (con l'Ippolito portatore di corona e la sua prima versione, Ippolito velato), altri invece sostengono che Seneca si sia ispirato alla perduta Fedra di Sofocle. Rivisita in chiave contemporanea dagli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Silvio D’Amico è certamente di forte impatto, l’ allievo regista Manuel Capraro e gli attori con Giulia Carpaneto, Serena De Siena, Flavio Francucci, Mariasilvia Greco, Alberto Melone, Paolo Minnielli e Stefano Scialanga riescono a colpire il pubblico con questa grande interpretazione.
La scena è ambientata ad Atene. Fedra è innamorata follemente del figliastro Ippolito, ma ha paura a rivelarlo; spinta dalla nutrice, rivela il suo amore, e Ippolito, indignato, fugge dalla reggia. Fedra decide di vendicarsi: quando Teseo ritorna dalla sua impresa negli Inferi, gli racconta mentendo che Ippolito ha cercato di abusare di lei. Teseo, infuriato, invoca la maledizione sul figlio, che muore in maniera orribile. Quando il cadavere di Ippolito viene riportato alla reggia, Fedra confessa la sue menzogna a Teseo e si uccide. Al padre non resta che piangere la propria sorte, e ricomporre con l'aiuto del Coro il corpo del figlio fatto a pezzi, ordinando poi ai servi di gettare il corpo di Fedra in una fossa.
Nello spettacolo tutto viene rivisitato in chiave moderna, alcuni passaggi vengono stravolti per rendere più credibile l’intera narrazione. Musica elettronica nei momenti di tensione, luci ad intermittenza per i cambi di scena. Mantenendo i ruoli originali dei personaggi, cambia il tempo in cui viene vissuta la storia. Il linguaggio è crudo, senza giri di parole, la scena viene occupata da personaggi completamente nudi che provocatoriamente imitano atti sessuali. La sessualità, in effetti, è tema centrale nello spettacolo, come spiega il regista. Ma c’è anche una feroce critica al sistema di potere, alle contraddizione nella società, con riferimenti molto chiari ad alcuni eventi politici accaduti negli ultimi tempi in Italia.
Sia la musica che l’intera scenografia hanno regalato un grande spettacolo, il pubblico ha reso omaggio agli attori e al regista con un lungo applauso, ma molti sono rimasti colpiti dalla durezza e dalla franchezza usata nei modi di recitazione e nel linguaggio.