Termina il primo fine settimana di Festival, che ha avuto un prolungamento piuttosto sostanzioso anche lunedi 29 giugno, con l’ultima replica di Così fan tutte, e con il concerto al Teatro Romano del progetto 3Piano Generations. Dopo un martedì 30 di riflessione e lavoro per raggruppare i dati, oggi 1 luglio, Il Direttore Artistico Giorgio Ferrara ed il Sindaco Fabrizio Cardarelli hanno incontrato la stampa per raccontare l’andamento della manifestazione.
Apre la conferenza un sindaco Cardarelli raggiante per la notizia arrivata proprio ieri del superamento del primo step, della città di Spoleto (tra le dieci città selezionate anche Terni ndr.), nella grande corsa a Capitale italiana della Cultura 2016. Dopo aver di nuovo ringraziato tutta la cittadinanza per il sostegno ricevuto e il senso di coesione ed unità dimostrato per l’occasione, Cardarelli scaramanticamente non commenta la scelta del Mibac e si limita a proferire un robusto “Adesso che ci siamo, vogliamo vincere”, sostenuto dal tifoso biancorosso Ferrara che commenta, “vinciamo vinciamo vinciamo…”.
E per ringraziare del sostegno convinto, Cardarelli non manca di elogiare Ferrara, come amministrazione comunale per “lo scoppiettante avvio di questo Festival…”.
A Giorgio Ferrara, dunque, non resta che raccontare in cifre ciò che è successo nei primi 4 giorni frenetici, di spettacoli, ospiti, cene ed incontri di Spoleto58.
“Una signora romana- esordisce Ferrara- di quelle eleganti, un pò con la puzza sotto il naso, mi ha raccontato che ha preso le scale mobili e mi ha detto che sembrava di stare a Tokyo”.
Ferrara non specifica a quale, geograficamente, dei servizi della Mobilità Alternativa la signora si riferiva, ma il paragone con Tokyo deve aver fatto raddrizzare più di una antenna al direttore artistico che non vede l’ora di proporre Spoleto come una sorta di futuribile Città Ideale alla Tommaso Moro, a quanto più pubblico possibile. Inorgoglito il direttore artistico si lancia nell’enunciazione dei numeri.
Sono 15mila le presenze registrate tra spettacoli, eventi, mostre e quant’altro. “E’ stata particolarmente premiante l’idea del sindaco di coinvolgere Botero– sostiene Ferrara- ed è talmente buona che adesso cercheremo di averlo tutti gli anni”. Sarà contento Botero immaginiamo.
“Molto bene – prosegue Ferrara- Sconfinamenti alla Rocca, bene anche la mostra Proust-Visconti, Leoncillo a Campello benissimo. Le mostre di qualità e ben fatte pagano sempre. Abbiamo avuto il tutto esaurito per Così fan tutte in tutte e 3 le repliche, con la ressa persino sul Loggione. La scelta della replica di lunedì è stata fatta a tavolino perchè a Roma era festa ed è stata l’occasione per avere in città tantissimi visitatori della capitale. Il flamenco di Sara Baras, è stata una apoteosi come anche il monologo di Sandro Veronesi a San Simone, dove non si trovava un posto nemmeno a pagarlo oro, con una eco sulla stampa nazionale rilevantissima. Benissimo gli incontri di Paolo Mieli”.
Si passa poi alla vile pecunia, “Gli incassi di questi 4 giorni sono pari a 180mila euro, che non mi pare male.”
“Insisto – aggiunge Ferrara- sull’azione messa in campo per il Concerto Finale che ad oggi è già tutto esaurito, ed abbiamo un sacco di difficoltà con tantissima gente che vuole ancora comprare il biglietto. Per questo stiamo valutando soluzioni alternative di ampliamento della capienza, ma vedremo nei prossimi giorni. Tuttavia l’incasso sarà inferiore rispetto al necessario, ma grazie alla sponsorizzazione della Fondazione Carispo e della Banca Popolare di Spoleto-Banco Desio, andremo a coprire tutte le spese”. Si apprende intanto che i biglietti venduti al momento per il concerto finale sono circa 2500.
Nell’analisi dell’incasso dei primi 4 giorni suscita una riflessione, non di poco conto, il fatto che solo lo spettacolo di apertura (per intenderci l’apertura di sipario della Prima ndr.) ha totalizzato una cassa pari a 65mila euro. E fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Quello che fa attivare le sinapsi è il fatto aggiunto in conferenza stampa dagli addetti ai lavori e confermato da Cardarelli e Ferrara che solo l’opera Così fan tutte ha totalizzato per 3 repliche, un incasso molto prossimo ai 100mila euro, dunque più del 50% del totale dei 4 giorni E questo con altri colpi in canna come Voces di Sara Baras e alcune altre importanti aperture di sipario, come Porcile e Il Vantone, Sandro Veronesi, Burdah, The Dubliners e 3 Piano Generations.
Forse è il caso di non sottovalutare la “potenza” che può esercitare un opera di apertura che potremmo definire prosaicamente “di cassetta”. E magari ricordare anche che non a caso, qualche tempo fa, di opere se ne mettevano in programma addirittura due, magari di peso non identico per ovvi motivi di costi. Chissà che questo non sia un buon viatico per una collaborazione fruttuosa con il Teatro Lirico Sperimentale che di repertorio ne ha da vendere e che per troppo tempo è stato a guardare. Ma i dati dell’incasso sono li, e studiarli a fondo non sarà una fatica invana. Stesso discorso per la danza, anche se in questa occasione non si è parlato di cifre. Forse ne sapremo di più al prossimo incontro con la stampa, dopo il weekend in arrivo che vede in programma l’etoile Eleonora Abbagnato in Soirèe Roland Petit.
Numeri importanti anche in termini di comunicazione. 200 giornalisti accreditati, 20 passaggi televisivi e 93 articoli della carta stampata, e un grande lavoro sul web e sui social.
Ferrara ricorda le importanti collaborazioni con il Teatro Coccia di Novara e con il Beiteddine Art Festival in Libano che ha consentito di vedere un magnifico concerto di musica Sufi e che per il prossimo anno porterà probabilmente alla prima vera co-produzione tra le due realtà festivaliere. Ed in tema di medioriente, anticipata la notizia dell’arrivo per il prossimo anno di una compagnia di danza israeliana.
Il sindaco Cardarelli conferma poi il lavoro con la Fondazione per realizzare ancora eventi nel corso dell’anno, “affinchè la città viva tutto l’anno con il Festival e non sia solo il contenitore del Festival”. Molto avanti anche il progetto di attività in pianta stabile del laboratorio di scenotecnica, che nel tempo ha subito sorti alterne e che tra breve sarà di nuovo fruibile e a norma per un lavoro continuativo. Ferrara aggiunge inoltre che al momento nel laboratorio sono in corso di realizzazione le scene del lavoro di Bob Wilson per Michail Baryshinikov, che sono già da 15 giorni in città e provano al Teatro Caio Melisso
Insomma, un Festival “scoppiettante”, come lo definisce il sindaco Cardarelli
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