“Il mondo è un’unica famiglia che deve essere sana”. Con questo auspicio l’ambasciatrice indiana in Italia Neena Malhotra, ha aperto la quinta edizione del Festival di Medicina tradizionale, in corso a Foligno fino a domani, 27 novembre 2022. All’inaugurazione, nella sala Rossa di Palazzo Trinci, insieme alla diplomatica, sono intervenuti la preside del corso di laurea in Infermieristica di Foligno dell’Università di Perugia, Emira Maria Ayroldi, il professor Vincenzo Nicola Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia, il delegato del Rettore, professor Stefano Brancorsini, il consigliere provinciale David Fantauzzi e la direttrice amministrativa di Usl 2, Simona Bianchi e l’avvocato Carla Magrini, in rappresentanza del Centro Studi “Città di Foligno”.
“La medicina tradizionale e quella convenzionale sono integrate – ha detto la professoressa Ayroldi – Le conoscenze dell’una possono trasferirsi nell’altra, per avere risposte univoche e affinché non si costringa chi non ha più fiducia nella tradizionale ad andare in quelle alternative”. Ricordato il valore degli studenti nell’iniziativa: “Obiettivo del Festival è consentire proprio a chi si sta formando di avere una visione che li proietti anche al di fuori della loro facoltà. Noi li coinvolgiamo, li invitiamo a partecipare e nel corso degli anni abbiamo avuto risposta entusiasta”. E in merito alla presenza del corso a Foligno: “Ogni anno scegliamo la città di Foligno che ci offre e ci mette a disposizione gli spazi più belli”.
Parole di apprezzamento per l’iniziativa dall’Ambasciatrice: “L’India ha una ricca storia di medicina tradizionale che diventa una scienza olistica della vita. L’Ayurveda è, per esempio, uno dei sistemi più antichi al mondo, riconosciuto dall’Organizzazione mondiale della sanità, e che si è aperto anche a nuove geografie. In India è stato aperto il primo Centro di medicina tradizionale e considera questa partnership un servizio per tutto il mondo. Dopo la pandemia – ha continuato l’Ambasciatrice – il mondo è alla ricerca di una nuova dimensione. L’India, dal 2016, celebra il 23 ottobre la Giornata dell’Ayurveda, per promuovere questo approccio all’interno del sistema sanitario. Sarei lieta se, dall’anno prossimo, anche qui a Foligno organizzerete eventi presso la vostra Università”. Sottolineando l’impegno del Governo indiano sulla diffusione dell’Ayurveda, l’Ambasciatrice ha ricordato come i corsi e il Centro di medicina tradizionale siano aperti anche a studenti provenienti dall’estero. Ricordata anche l’imminente partecipazione del professor Domenico Delfino, ideatore del Festival di Medicina tradizionale, ad un congresso proprio in India.
Il professor Talesa ha ricordato l’integrazione tra sistemi convenzionali e tradizionali di medicina. “La salute dell’uomo non è solo non avere malattie e la cultura e le tradizioni sono fondamentali e iniziative come il Festival sono fondamentali per avviare la diffusione di queste conoscenze”, ha detto Stefano Brancorsini. “La crescita culturale ci permette di superare le differenze – ha detto Fantauzzi – e l’unica arma vera contro la guerra è proprio la crescita culturae tra i popoli. Importante essere qui a Foligno, che è diventato un punto di riferimento culturale del Paese”. La direttrice Bianchi ha invitato gli studenti ad acquisire da queste iniziative l’approccio futuro con il paziente in corsia. Sulla stessa linea Magrini.
Il Festival è patrocinato dall’Ambasciata indiana in Italia, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Foligno, dall’Università degli Studi di Perugia, da Usl Umbria 2 e dal Centro studi “Città di Foligno”.
Dopo il taglio del nastro la conferenza del professor Domenico Delfino dal titolo “Il Vietnam e la sua medicina”. Nel pomeriggio si aprirà anche la seconda location, a Palazzo Candiotti, per i workshop.