Festival, la scure della Procura sulle carte ‘segrete’ di Ferrara - Tuttoggi.info

Festival, la scure della Procura sulle carte ‘segrete’ di Ferrara

Redazione

Festival, la scure della Procura sulle carte ‘segrete’ di Ferrara

Mer, 05/09/2012 - 20:00

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(Carlo Ceraso) – Al Festival dei 2 Mondi la trasparenza non sembra di casa. E questa non sarebbe neanche una novità, se si richiamano alla memoria le battaglie intraprese dalla lista civica Rinnovamento che sulle spese sostenute dall’ente presieduto da Giorgio Ferrara vuole vederci chiaro. La novità, a quanto può anticipare Tuttoggi.info, è invece che i mancati accessi agli atti potrebbero ora costar caro. Il vice procuratore generale della Corte dei Conti dell’Umbria, la dottoressa Fernanda Fraioli, ha infatti chiesto al sindaco di Spoleto Daniele Benedetti una “dettagliata e documentata relazione” circa “presunte irregolarità da parte della Fondazione Festival da accesso non autorizzato agli atti richiesto dal Comune di Spoleto riguardante le funzioni di direttore artistico e presidente che coincidono nella stessa persona Ferrara Giorgio”.
L’istruttoria avviata dal magistrato potrebbe esser stata innescata dall’esposto presentato a suo tempo dalla lista del capogruppo Angelo Loretoni, il consigliere più dinamico nel fare le pulci alla manifestazione menottiana. Insieme ai 4 colleghi-consiglieri denunciarono infatti che neanche tramite il Comune era stato possibile acquisire gli atti. Nonostante la città di Spoleto sia il socio di maggioranza, vantando i due 2 vicepresidenti del Cda (lo stesso sindaco e l’ex presidente della Fondazione Gilberto Stella) e 16 dei 30 componenti dell’Assemblea dei soci.
Il braccio di ferro era cominciato già all’indomani dell’ingresso a Spoleto di Giorgio Ferrara (2008) trovando una soluzione pilatesca solo due anni più tardi quando, al termine di una conferenza stampa ben poco illuminata sotto il profilo del diritto amministrativo (nella foto un momento dell'incontro con i media), venne annunciata la consegna dei bilanci nelle mani del sindaco (clicca qui). Ferrara in quella occasione difese la sua gestione definendola ‘trasparente e leale’ e contrattaccò parlando di ‘attacchi strumentali’ (qui). I dati per la verità arrivarono, ma non tutti. All’appello mancano i costi sostenuti per gli spettacoli e la gestione delle varie compagnie su cui Loretoni & Co. vogliono lumi. Ma finora è stato il buio più assoluto. Inutili le richieste avanzate dalla lista civica al Comune; inascoltati i solleciti fatti dal municipio all’indirizzo della Fondazione che sull’argomento sembra far orecchio da mercante. Almeno fino ad oggi, perché il fascicolo aperto dalla magistratura contabile rischia di abbattere il muro dietro il quale si è trincerata la Fondazione. Ma anche mettere in serio imbarazzo il sindaco che in pratica scrive a sé stesso senza ricevere risposta.
Va detto che la Corte dei conti, pur evidenziando alcune anomalie, ha sempre approvato i bilanci del Festival. Dall’altra parte però non si può dimenticare che le edizioni che seguirono la (parziale) consegna dei bilanci a Rinnovamento hanno coinciso con una netta contrazione di alcune spese, come quelle di rappresentanza, fra le poche ad esser state fornite all’opposizione
Forse un cambio di approccio con la materia potrà arrivare con la nomina del nuovo presidente, visto che gli ‘azionisti’ hanno decretato entro il prossimo 31 dicembre la fine del doppio incarico nelle mani di Ferrara. Quest’ultimo lo scorso aprile, con nove mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del proprio contratto, ha ottenuto – con la benedizione del MiBAC – il rinnovo dell’incarico di direttore artistico per i prossimi 5 anni, in pratica fino al 31 dicembre 2017. Un rinnovo che registrò aspre critiche da parte dei loretoniani che rimarcarono l’inopportunità di una durata così lunga, visto che il rappresentante del socio di maggioranza, ovvero il sindaco, finirà il suo mandato amministrativo nel 2014.
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