Festival europeo poesia ambientale, dal Covid una riflessione sul rapporto uomo e natura

Festival europeo poesia ambientale, dal Covid una riflessione sul rapporto uomo e natura

Redazione

Festival europeo poesia ambientale, dal Covid una riflessione sul rapporto uomo e natura

Lun, 07/12/2020 - 19:09

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Quattro giorni di incontri, reading e performance, dal 9 al 12 dicembre, per il Festival europeo di poesia ambientale, promosso da Saperenetwork, che torna dopo la prima edizione.

L’evento – che si avvale anche del contributo scientifico del magazine culturale Sapereambiente e della rivista Insula europea – si svolgerà in streaming da tre luoghi simbolo della cultura popolare di Roma: la Biblioteca Quarticciolo, il Teatro Quarticciolo e il Museo dell’Altro e dell’Altrove, nel Municipio Roma V, che guarda verso la periferia orientale della città. Il pubblico potrà partecipare grazie alla diretta streaming degli eventi su www.festivalpoesiambientale.eu, www.sapereambiente.it e www.insulaeuropea.eu .

Il programma

Saranno dieci i poeti italiani ed europei che parteciperanno agli eventi insieme a studiosi, critici e letterati che dialogheranno con loro approfondendo le caratteristiche e le finalità della poesia ambientale, ben oltre l’accezione tematica del termine: nel pieno rispetto delle misure di prevenzione della Covid-19 una parte degli eventi investiranno il territorio attraverso produzioni in video e proiezioni, trasformando quindi l’ambiente stesso in linguaggio poetico.

Ad aprire il Festival, mercoledì 9 alle ore 10.00, sarà una conversazione con Serenella Iovino, fra le massime studiose a livello internazionale di eco-critica, già presidente della European Association for the Study of Literature, Culture, and Environment (EASLCE) e oggi docente di Italian Studies and Environmental Humanities presso l’Università del North Carolina a Chapel Hill, negli Stati Uniti. Il Festival entrerà quindi nel vivo con eventi in diretta nelle diverse fasce orarie, fruibili successivamente on-demand.

Molti gli appuntamenti in programma, a partire dall’eco-reading che coinvolgerà in tempo reale, giovedì 10 dalle ore 18.30, Antonella Anedda (Italia), Mariangela Gualtieri (Italia), José Manuel Lucía Megías (Spagna), Eliza Macadan (Romania), Valerio Magrelli (Italia) e Jarosław Mikołajewski (Polonia): sei voci da quattro diversi paesi del Continente che interagiranno e s’integreranno per lanciare insieme un messaggio centrato sulla protezione della casa comune, il pianeta di cui siamo custodi. Interviste e letture coinvolgeranno invece nella fascia oraria 11.30 -13.00 figure come Eleonora Rimolo (mercoledì 9), Maria Grazia Calandrone (giovedì 10), Giuseppe Bellosi (venerdì 11) e la francese Laure Gauthier (sabato 12). A condurre gli incontri saranno Angiola Codacci Pisanelli, giornalista dell’Espresso che segue in particolare le tematiche culturali e letterarie, e Ilaria Dinale, divulgatrice e studiosa nel campo del rapporto fra poesia e social network.

Alcune opere di video-poesia saranno inoltre proposte al pubblico sia on-line, sia negli spazi fisici interessati dal Festival nei modi in cui questo sarà possibile vista l’emergenza sanitaria: una produzione di Saperenetwork in prima assoluta con Giuseppe Cederna, l’attore e scrittore, nonché appassionato di montagna, che esplorerà insieme al regista Simone Corallini gli spazi pubblici – e non solo – del Quarticciolo intessendoli di letture, riflessioni e brevi conversazioni con i residenti, creando un dialogo poetico con le architetture e le comunità che abitano questa borgata concepita negli anni Quaranta, oggi crocevia fra molti mondi diversi. E ancora una miscellanea di performance video-acustiche di Laure Gauthier che saranno proposte, dopo l’intervista al mattino, in chiusura del Festival (sabato 12, ore 18.30) sulle pareti del MAAM: il Museo dell’Altro e dell’Altrove, straordinario spazio di residenza e creatività nato nel 2009 sull’ex-stabilimento della Fiorucci, testimonianza di una città possibile nel segno delle contaminazioni umane e artistiche, dove la poesia ambientale s’ibriderà con le molte installazioni già presenti. Sempre in un video inedito la narrazione poetica di Andrea Satta, storica voce del gruppo musicale Têtes de Bois, da sempre impegnato sui temi dell’ambiente e della solidarietà, che racconta con “Di tutto un Po” (giovedì 10, ore 16.00) un viaggio fra amici, con famiglie e bambini, in bicicletta dal Monviso all’Adriatico lungo gli argini del fiume, tra incontri casuali, eclissi di luna, vecchi in attesa della sera… Un’immersione accompagnata da letture e brani musicali per scoprire un ambiente nel quale biodiversità e reminiscenze letterarie si mescolano in un flusso unico al ritmo dei pedali.

Ma il Festival europeo di poesia ambientale rappresenta anche un’opportunità di formazione e approfondimento letterario. In programma, infatti, uno speciale dedicato a Gianni Rodari nel centenario della nascita, con alcune letture a sfondo ambientale dell’attrice Federica Migliotti rivolte ai giovanissimi, una conversazione fra la giornalista e pedagogista Stefania Chinzari e Tania Convertini, docente di lingua e cultura italiana a Dartmouth College (Stati Uniti) sul rapporto fra Rodari e la natura, quindi una conferenza di Tito Vezio Viola, bibliotecario ed esperto di letteratura per ragazzi, sul rapporto fra lo scrittore di Omegna (ma molto legato a Roma, dove ha vissuto trent’anni) e la scienza, introdotto dal giornalista Michele D’Amico.

Ogni anno inoltre il festival europeo di poesia ambientale sceglierà un autore della tradizione letteraria europea di cui approfondire l’opera e per questa prima edizione è stato individuato Giorgio Caproni, il poeta livornese che con i suoi “Versetti quasi ecologici” ha portato a sintesi, nella parte conclusiva della sua produzione, un’attenzione verso i luoghi della realtà, i paesaggi della sua Toscana prima e poi della città elettiva Genova, con le valli circostanti, che ne ha segnato profondamente la poetica: sarà Luca Zuliani, docente di linguistica italiana all’Università di Padova e fra i massimi studiosi dell’opera di Caproni, a dialogare on line con il pubblico e con i lettori della Biblioteca del Quarticciolo (venerdì 11, ore 16.00). Sempre fra gli approfondimenti, infine, un confronto con Niccolò Scaffai, docente di letterature comparate all’Università di Siena, tra i più affermati studiosi nel campo della letteratura ambientale e autore due anni fa del volume “Letteratura e ecologia. Forme e temi di una relazione narrativa”, che risponderà alle domande della giornalista Valentina Gentile proprio sul tema centrale del Festival, vale a dire la specificità della poesia ambientale (venerdì 11, ore 10.30). E per concludere un’antologia ragionata di letture estrapolate dal Novecento italiano ed europeo a cura di Giannermete Romani, educatore ambientale che utilizza la poesia per strutturare i propri percorsi sul paesaggio e sulla sua evoluzione, insieme a Sarah De Marchi, attrice ed educatrice, che esploreranno insieme il rapporto fra umano e naturale attraverso la poesia.

Emergenza Covid, anche la poesia riflette sul rapporto tra uomo e natura

La fase cruciale che stiamo attraversando, e che costringe anche il nostro Festival a realizzarsi in versione digitale, impone una riflessione profonda su come la nostra specie possa riconciliarsi con la natura, ripristinando gli equilibri globali che sono alla base del clima e della salute del Pianeta nel suo insieme, proteggendo la biodiversità che rappresenta il miglior antidoto alla diffusione delle pandemie. – spiegano Angiola Codacci Pisanelli, Marco Fratoddi e Carlo Pulsoni, direttori scientifici del Festival – Il linguaggio poetico in questa direzione è fondamentale per stimolare, dove gli argomenti della ragione non arrivano, una presa di coscienza da parte delle persone circa la centralità dell’ambiente come bene comune, patrimonio della nostra interiorità, da proteggere anche attraverso le nostre scelte individuali“.

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