E meno male che è andato in pensione! Era a dir poco su di giri questa mattina il leader dei socialisti spoletini, Luciano Lisci, che in Piazza Garibaldi ancora non si capacitava di aver dovuto abbandonare la propria attività (ha insegnato lettere praticamente a qualche centinaio di ragazzi).
Già, andare in quiescenza non vuol dire che si deve abbassare la guardia, né tanto meno accusare cedimenti. Figurarsi poi rinunciare ai propri ideali. Ecco, quelli.
E oggi Lisci (in una foto d'archivio con Gilberto Stella) li ripercorreva tutti, trascinando gli interlocutori in una discussione leggera ma anche dotta.
Indurre in tentazione, senza liberare dal male può rivelarsi una pratica rischiosa.
E così Lisci è riuscito a farsi stuzzicare dagli interlocutori su alcuni degli argomenti più in voga in questi giorni nelle stanze del potere spoletino e non solo.
A cominciare dal Festival Erotico. “Perchè non bisognerebbe farlo? Ma scherziamo? Ogni idea, ogni iniziativa rispettosa della legge va accettata. E’ sinonimo di libertà. Ben venga se sarà anche un appuntamento culturale”. Potrebbe finire qui, ce n’è già abbastanza per far saltare sulla sedia più di uno fra quelli che si sono dichiarati contrari all’evento. Ma Lisci, da vecchio lupacchiotto, pardon, pensionato-lupacchiotto, sfrutta l’onda, vista anche la presenza di alcuni giornalisti. “E ci mancherebbe altro. Pensate cosa sarebbe l’uomo senza eros, nella sua accezione più alta…. Senza eros, un uomo e una donna, sono cattivi costituzionalmente e rischiano di esserlo ogni giorni di più”.
Patapumfete!
Qualcuno, più interessato alla politica, lo stuzzica sui rapporti con il Pd. “mi pare che ci sia qualche problema. Ma non mi piace parlare di questioni che riguardano gli altri”.
E sulle dimissioni della Colangeli (Pse) da vice presidente del consiglio comunale, che lascerebbe così lo scranno all’ex capogruppo diessino Amedeo Marcelli? “Non c’è alcun problema, siamo pronti a fare la nostra parte e a confrontarci con il piddì. Lo abbiamo già detto. Ovviamente nel rispetto delle parti, degli accordi che sono stati presi alla vigilia dell’ultimo voto amministrativo. Certo anche noi abbiamo qualche problema da porre al Pd”.
Bella generazione quella di Lisci, più o meno coetaneo di quell’altro ‘arzillotto’ di Agostino Pensa fra i fondatori della Sinistra Arcobaleno a Spoleto.
C’è quasi da invidiarli, a guardare l’apatia , la stessa mancanza di appartenenza ad un gruppo o a un ideale di certi loro colleghi: forse è sempre per una poltrona. Ma per un giorno piace pensare che non sia così.
(Ca.Cer.)