Questa mattina, 2 luglio, al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi è stata inaugurata, con una speciale performance introduttiva, “Genesi – Apocalisse | L’inizio e il compimento” opera di Sandro Chia, Saskia Boddeke e Peter Greenaway, progetto e regia di Quirino Conti, voluta e prodotta dalla Fondazione Carla Fendi.
In apertura della performance il direttore artistico del Festival di Spoleto, Giorgio Ferrara, e il nuovo Presidente della Fondazione Carla Fendi, Maria Teresa Venturini Fendi, hanno ricordato Carla Fendi e il suo lavoro di mecenate. Le parole di Maria Teresa Venturini Fendi raccontano il progetto come lo raccontava Carla Fendi, che, con gli occhi da discola, lo annunciava come lo spettacolo più bello realizzato dalla Fondazione, un progetto a sorpresa. Alla neo-presidente della Fondazione, Giorgio Ferrara ha voluto regalare un piccolo ulivo che verrà piantato e coltivato nel giardino del Vescovato di Spoleto e che porterà per sempre il nome di Carla Fendi.
E di vera sorpresa, mista ad autentico stupore, si è caratterizzata la visita concessa in anteprima alla stampa per l’opera Apocalisse progettata da Saskia Boddeke e Peter Greenaway. In un colpo d’occhio dal sapore mistico, l’ingresso all’ex Museo Civico di Spoleto, proprio sotto al Teatro Caio Melisso, si è trasformato in una sorta di ritorno nell’utero materno alla riscoperta della vera origine delle cose. Un percorso caratterizzato da alcuni simbolismi dal forte impatto emotivo come la parole inglesi Horse- Cavallo e Hope- Speranza, sorta di alfa e omega dell’opera. E’ la stessa Saskia Boddeke ad accogliere i giornalisti sotto le volte dell’ex-museo, con il pavimento trasformato in piscina e con la possibilità di effettuare la visita o a piedi nudi in acqua o con degli stivali di gomma, per narrare la struttura dell’ultima opera voluta da Carla Fendi.
Genesi di Sandro Chia è invece un lavoro del celebre artista italiano realizzato con decine di immagini scaturite dalla mente di Chia. Immagini che si susseguono senza interruzione, dissolvendosi una nell’altra, veri e propri colpi d’occhio. Un opera che vuole confermare visivamente come la realtà si dissolve e si ricrea incessantemente. Ed è la stessa Arte a scandire il tempo della Genesi, poichè ogni opera d’arte tende appunto all’infinito non trovando mai una sua conclusione ma lasciando sempre aperta una possibilità alla sua fatale infinitezza.
Sono poi intervenuti i filosofi e poeti Erri De Luca, che ha riflettuto sulla parola “Genesi”e sul suo significato nell’ambito del linguaggio, e Massimo Cacciari, che ha posto in relazione il concetto di “Apocalisse” con la storia e il tempo, intendendolo come un momento non di fine, ma di rivelazione.
Gli interventi sono stati intervallati da momenti musicali di forte spiritualità grazie al solista Raiz, cantante e autore italiano, sui testi della Genesi, l’illustre virtuosità di Giovanni Sollima accompagnato dal violoncello di Francesco Pedicelli e Gianluca Pirisi e i divini canti del soprano Divna, artista di origine serba, con il Melodi Ensemble.
Dopo la presentazione gli spettatori si sono diretti sia all’Ex Museo Civico per vedere l’Apocalisse della coppia Boddeke-Greenaway, che alla Chiesa della Manna D’Oro, dove è allestita la Genesi di Sandro Chia.
Erano presenti Paola, Franca e Anna Fendi, Maria Teresa Venturini Fendi, Delfina Delettrez Fendi, Franca Pucci della Genga, Sandra Carraro, Francesca Lo Schiavo e Dante Ferretti, Ruth Shammah, Mirella Haggiag, il direttore artistico Giorgio Ferrara con gli artisti
Saskia Boddeke, Peter Greenaway e Sandro Chia.
L’impegno della Fondazione Carla Fendi si concluderà, domenica 16 luglio, con la sesta edizione del Premio Fondazione Carla Fendi, un evento a sorpresa così come a sorpresa sarà il premiato. Un racconto immaginifico che verrà interpretato e presentato da grandi
personalità del mondo della cultura.
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Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)
Video: Tuttoggi.info (Sara Cipriani)