Se c’è qualcosa che dovrebbe essere evidente proprio il giorno della Prima alzata di sipario al Festival dei Due Mondi di Spoleto, è la speranza di futuro.
Un futuro tutto in mano alle giovani generazioni che crescono in questa nostra splendida città, ricca di storia ma anche di cultura e di proposta per una nuova forma di espressione.
Proprio come lo può essere la danza, la musica e il teatro che sono i cardini della manifestazione fondata da Gian Carlo Menotti 63 anni fa.
Uno degli appuntamenti collaterali agli spettacoli in programma è proprio Il Festival siamo noi, ovvero un interessante progetto per rendere partecipi i ragazzi delle scuole cittadine di ciò che è ormai intessuto strettamente con la vita quotidiana della città, dove i piccoli studenti vivono tutto l’anno.
Il Festival va dagli studenti, grazie anche ad uno straordinario staff, e dai ragazzi riceve imput per ciò che potrebbe essere il futuro: una speranza di futuro appunto.
Nel 2020, a causa della pandemia e con la sospensione delle attività scolastiche in presenza, il Festival però non si è arreso alla mancanza di contatto fisico e come tutti ha messo mano alla tecnologia e a “santo” Youtube, creando una serie di video che parlano dei ragazzi e del Festival.
Ne proponiamo uno per tutti in questo articolo, ricordando che sono integralmente visibili anche attraverso il sito ufficiale del Festival il canale Youtube di Spoleto63 e la pagina facebook.
La mostra completa dei lavori che hanno partecipato a Il Festival siamo noi, organizzata e coordinata da Davide Placidi, è visitabile per tutta la durata di Spoleto63 al piano terra di palazzo Mauri, sede della biblioteca comunale, dove è possibile trovare anche il punto merchandising dell’evento.
Nel giorno della Prima, questi ragazzi rappresentano la migliore proposta possibile per un futuro pieno di sorprese.
(C.V.)