Festival del Cinema di Spello. Con le proiezioni di giovedì, vengono inaugurate le tre mostre parallele - Tuttoggi.info

Festival del Cinema di Spello. Con le proiezioni di giovedì, vengono inaugurate le tre mostre parallele

Redazione

Festival del Cinema di Spello. Con le proiezioni di giovedì, vengono inaugurate le tre mostre parallele

Mar, 28/02/2012 - 15:33

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Ci siamo quasi. Giovedì partirà ufficialmente la prima edizione del Festival del Cinema di Spello, Rassegna/Concorso ‘Le professioni del cinema’. Oltre alla proiezione dei film in concorso, nella maggior parte ospitate dalla Limonaia di Villa Fidelia, ma anche dal Teatro Subasio (consultabili sul sito www.festivalcinemaspello.com), saranno aperte ufficialmente proprio nella mattinata di giovedì alle ore 9,30 a Villa Fidelia anche le tre mostre che faranno da splendida cornice alla manifestazione.

La prima è una mostra fotografica curata dal Centro Cinema Città di Cesena. Specializzato in fotografia di scena, il Centro Cinema da anni promuove numerose mostre fotografiche. Oltre a quelle nate dal concorso CliCiak, nel corso degli anni si sono organizzate varie esposizioni monografiche, sia su singoli fotografi (da Paul Ronald, un fotografo francese nel cinema italiano a Mario Tursi, da Vittorugo Contino a Chico De Luigi un fotografo per Fandango), che su singoli film (i film di Marco Tullio Giordana I cento passi, La meglio gioventù e Quando sei nato non puoi più nasconderti fotografati da Angelo R. Turetta; Senso di Luchino Visconti, fotografie di Paul Ronald; Denti di Gabriele Salvatores, fotografie di Philippe Antonello, 8 e mezzo di Federico Fellini, fotografie di Paul Ronald).
Dal 2003 il Centro Cinema è presente al Festival di Venezia con mostre (come Il Generale della Rovere di Roberto Rossellini, fotografie di Vittorugo Contino, Fotografi nel West all'italiana, fino all'ultima Viaggi in Italia. Set del cinema italiano 1941-1959) appositamente pensate.

La seconda è la mostra espositiva dei disegni e bozzetti della scenografa Luisa Mazzone. Diplomata in Scenografia, Arredamento, Costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, seguita dallo scenografo Andrea Crisanti e dal costumista Piero Tosi, Luisa Mazzone ha approfondito negli anni le tecniche del disegno attraverso la progettazione di costumi e scenografie, ampliando così le sue conoscenze in campo cinematografico e iniziando a ricercare materiale utile alla progettazione e contestualizzazione filmica.
L’esposizione riguarda disegni, bozzetti e progetti funzionali dei seguenti film e rappresentazioni teatrali: Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Segreti Rimozioni Reticenze di G.Bongioanni, I vestiti nuovi dell’Imperatore di A.Taylor, progetti di ambientazione futuristica per il cortometraggio Faleda, scritto da Andrea Crisanti, i bozzetti teatrali per il Riccardo III e La Tempesta di Sheakspeare, Petruska di Sergej Diaghilev, Marionette Che Passione di Rosso Di San Secondo, Bagni Pancaldi di Aldo Palazzeschi, la progettazione di una piazzetta romana del XVII secolo.
L’esposizione intende trasmettere il lavoro di ricerca che precede sempre la realizzazione filmica, esponendo prevalentemente bozzetti eseguiti a matita. Per i disegni di maggiori dimensioni, che richiedevano un accurato studio del dettaglio, l’autrice ha lavorato con l’ausilio dei pastelli e della computer grafica.
Come si potrà desumere dalle opere esposte, esistono due precise fasi di lavoro scenografico: la prima, incentrata esclusivamente sulla creatività, punta a cogliere i cardini sui quali il regista intende costruire lo spazio della narrazione. E’ in questo momento che nasce la visione scenografica nella sua interezza. Ogni disegno esposto nasce dallo studio e dall’interpretazione di un copione, dal quale si acquisiscono gli elementi utili ad inquadrare il racconto dal punto di vista storico e culturale.
Nei bozzetti esposti, che rappresentano la fase successiva ai disegni iniziali, si ricerca la perfezione del segno e del dettaglio, aggiungendo quei colori che maggiormente caratterizzino l’epoca. Solo andando oltre la fedeltà storica, interpretando la realtà e arricchendo la visione del film con elementi scenografici, si rende più credibile un ambiente o una ricostruzione, che guadagnerà così in veridicità. Seguendo le indicazioni del regista per la progettazione degli spazi più appropriati al contesto storico, lo scenografo si immerge completamente nella sceneggiatura, diventando così cittadino dell’epoca o personaggio del mondo fantastico che deve rappresentare.

L’ultima, curata da Daniele Gelsi è intitolata “I costumi d’arte”. Daniele Gelsi nasce e vive a Gualdo Tadino dove, nella sartoria di famiglia, scopre la sua passione per il lavoro artigianale, ed è proprio lì che acquisisce matura e perfeziona la sua preparazione. Vivendo in Umbria, l’interesse che manifesta per l’arte e la pittura, lo conduce ad appassionarsi alla storia del costume.
Il fascino per i costumi storici e di scena lo porta fin dalla gioventù a diplomarsi, dapprima come“modellista e sviluppatore taglie”, poi “stilista di moda e storia del costume”, frequenta inoltre stage di artigianato medievale e corsi di tintura naturale. La sua esperienza professionale più importante e significativa, in campo sartoriale ed artistico, avviene grazie all’incontro con Giorgio Tani, capo sarto (per trentasei anni) della prestigiosa casa d’arte “Cerratelli” di Firenze. Collabora con il maestro dal 1995 al 2003 studiando, approfondendo, acquisendo abilità nel “taglio storico” ( dalle dinastie d’Egitto, al XX secolo) accrescendo nuove competenze e tecniche. Matura perfezionandole, le sue già manifeste capacità artistiche, nel campo della costumistica e della sartoria teatrale.
Lo studio dei meravigliosi costumi del “Fratello sole e Sorella luna” e “Romeo e Giulietta” che Tani realizza magistralmente per il premio Oscar Danilo Donati, e la Maria Stuarda di Anna Anni, tutti per la regia di Franco Zeffirelli, sono lo specchio con il quale Daniele si confronta.
Innumerevoli le sue esperienze nelle più importanti rievocazioni storiche italiane, dalla Quintana di Foligno al Calendimaggio di Assisi, per citarne alcune, realizza costumi teatrali per “Festa Fiorentina” di Maurizio Smith, l’opera “Gentile da Fabriano” dove lavora al fianco di Antonio Paolucci direttore del Teatro Sistina; collabora con la costumista Sandra Cardini, per la quale realizza i costumi del “Tartufo” di Carlo Cecchi, con lo Studio Festi attua collaborazioni per alcuni spettacoli nel Nord Italia.
Il suo approccio all’ambiente cinematografico avviene grazie al costumista Luciano Capozzi, per il quale realizza i costumi dei film “Los Borgia” e “Federico II”, “la Figlia di Elisa ritorno a Rivombrosa” il “Falco e la Colomba” fino all’ultimo recentissimo lavoro “Il commissario Nardone”.

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