Un sodalizio che dura da 51 anni. E' quello tra il Festival dei due mondi, fondato alla fine degli anni Cinquanta dal maestro Gian Carlo Menotti, e la Banca Popolare di Spoleto.”Ci rendemmo immediatamente conto – racconta con orgoglio Giovanni Antonini, presidente dell'istituto di credito umbro, uno dei due principali sponsor della kermesse – che la manifestazione era destinata a diventare per Spoleto, per l'Italia e per il mondo un evento importante. E così da subito decidemmo di sostenerne l'organizzazione''.
Decisione che oggi Antonini rivendica con soddisfazione: ''Per noi – ammette – c'è stato in tutti questi anni un importante ritorno di immagine. Ci conoscono in tutto il mondo come una banca che, oltre agli interessi dei suoi clienti, si interessa anche di arte''. Ma il mecenatismo della Banca Popolare di Spoleto non si limita al mero finanziamento. ''Il nostro è anche un ruolo attivo nella scelta di alcuni eventi come ad esempio – ricorda il vertice dell'istituto di credito – il concerto finale di quest'anno (domenica 13 luglio) che vede tornare in piazza Duomo la London Symphony Orchestra diretta da Daniel Harding. Un ritorno importante per il festival e per la città, che vedrà tra il pubblico la partecipazione di esponenti del mondo economico, politico e imprenditoriale''.
Insomma questo, Antonini ne è convinto, è l'anno del rilancio per il Festival. ''Negli ultimi tempi, quando la gestione era di fatto nelle mani del figlio del maestro Menotti, si era avuto un calo dell'intera manifestazione e una rottura con la città. Adesso, con la nuova direzione artistica affidata al regista Giorgio Ferrara il Festival sta rinascendo. A Spoleto torna la gente di una volta, gli americani che si fermano per un week-end, ci sono bellissimi spettacoli e noi come banca locale siamo davvero sodisfatti''.
(fonte AdnKronos – 11 luglio 2008)