Al via il festival internazionale dell'architettura Festarch. Si terrà tra poco ad Assisi l'evento inaugurale del festival, coon Stefano Boeri e l’architetto giapponese Kazuyo Sejima, vincitore del prestigioso premio Pritzker.
A seguire, si alza il sipario sulla manifestazione a Perugia, che an imerà la città con un fittissimo calendario di oltre 150 incontri, tutti a ingresso libero, con architetti, progettisti, artisti, pensatori della scena internazionale, che dialogheranno con esponenti del mondo dell’impresa, delle professioni e della scuola. Il tema dell’edizione 201 è : “l’Anticittà – Fare città nell’ epoca della dissipazione urbana”. Nel corso di queste quattro giornate Perugia accoglierà i più importanti architetti della scena mondiale, chiamati a confrontarsi sulle questioni legate alle città, alle forme urbane, alla qualità dei luoghi e alla loro relazione con i livelli di coesione sociale e di qualità della vita. Una discussione a tutto tondo sul mondo che viviamo e sulla nostra capacità di affrontare le sfide e le urgenze del ventunesimo secolo. Con “Festarch” Perugia intende anche rilanciare la sua immagine di città europea, moderna e cosmopolita che vuole dare sostanza, attraverso iniziative di respiro internazionale, alla sua candidatura, con Assisi, a “Capitale europea della Cultura 2019”.
Oggi pomeriggio nella Sala dei Notari, e poi nella Sala della Vaccara e al teatro Pavone, le prime conferenze: si parlerà in particolare di emergenze e ricostruzione dopo le catastrofi naturali con Filippo Romano (il tema è Haiti), Francesco Erbani (L’Aquila), Patrick Coulombel e molti altri. Seguiranno un incontro con Ole Bouman e la lectio di Stefano Boeri sul tema guida di questa edizione del Festival: Anti-city: Architecture and Politics in an age of urban disintegration (Teatro Pavone, ore 21). La serata si concluderà con il dj set di Andrea Pellizzari (Haiti: Mr Brown è tornato in città).
Tra gli ospiti di Festarch, alcuni protagonisti dell’architettura mondiale, come il premio Pritzker Rem Kool¬haas, Peter Eisenman, Yona Friedman, Elizabeth Diller, Yvonne Farrell e Shelley McNamara (Grafton Architects), il colombiano Giancarlo Mazzanti, Fabio Novembre, i romani 2A+P/A, Odile Decq e tanti altri. A dialogare sul futuro delle nostre città interverranno anche esponenti di altre discipline, dal de¬sign (tra gli altri, Jasper Morrison, Enzo Mari, Alessandro Mendini) all’ arte contemporanea (Maurizio Cat¬telan e di Hans Ulrich Obrist, codirettore della Serpentine Gallery di Londra) alla letteratura (come Luca Doninelli e Marco Belpoliti/doppiozero), fino alla fotografia (Francesco Jodice, Vincenzo Castella e il giovane Antonio Ottomanelli). Festarch è nata a Cagliari nel 2007 con il progetto di offrire un luogo vivo di incontri e scambi di idee, per fare dell’ architettura una grande piattaforma di discussione sul presente e sul futuro delle città. Dopo due anni di interruzione, la manifestazione ideata e diretta da Stefano Boeri, direttore del mensile Abitare, e organizzata da Rcs Periodici, ha scelto Perugia per riprendere il suo percorso, conservando la stessa ambizione di ragionare su come si sviluppano le società urbane.