A Villa Pitignano la lite degenera, necessario l'intervento dei poliziotti, che denunciano due uomini e due donne
Festa rumorosa, la lite coi vicini finisce per coinvolgere anche i 40 invitati che si fronteggiano con i rivali con bottiglie in mano. Notte di follia nella zona di Villa Pitignano, dove si è reso necessari l’intervento della polizia.
Giunti sul posto, i poliziotti della Squadra Volante hanno proceduto con l’identificazione dell’uomo che aveva richiesto l’intervento – un 30enne marocchino – il quale ha riferito i motivi che avevano scatenato la discussione: l’elevato volume dell’impianto audio e gli schiamazzi provenienti dagli invitati ad una festa di compleanno che si stava svolgendo nel terrazzo dei vicini di casa.
La bagarre aveva finito per coinvolgere anche gli invitati alla festa, complessivamente una quarantina di persone. All’arrivo degli operatori si stavano fronteggiando le due opposte fazioni, brandendo bottiglie di vetro. Immediatamente i poliziotti hanno diviso i contendenti, riuscendo a riportare la situazione alla calma.
Identificati e sentiti tutti i partecipanti, è emerso che gli organizzatori della festa, appartenenti a famiglie originarie della Costa d’Avorio e del Gabon, all’invito dei vicini ad abbassare il tono di voce, avevano reagito in maniera aggressiva. Ne erano derivate minacce e offese, per poi passare a pugni e calci.
Al termine di tutti gli accertamenti, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Perugia hanno deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di lesioni personali, minacce e percosse due uomini – classe 1998 e 1980 originari della Costa d’Avorio – e due donne – classe 1996 originaria del Gabon e 1998 della Costa d’Avorio.
Il 30enne marocchino, che aveva richiesto l’intervento degli operatori, è risultato invece gravato da un provvedimento di espulsione e inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il Territorio Nazionale.
Terminati gli accertamenti, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e contestualmente messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura al fine di rendere operativa la sua espulsione dal Paese.