Perugia

Festa del cacciatore, cinque giorni per fare il punto su cacciagione e attività venatoria

Dopo cinque giornate con tanti visitatori, si è conclusa la decima edizione di ‘Insieme è Festa del cacciatore’, organizzata dalla Sezione comunale Federcaccia di Deruta, con il patrocinio della Sezione provinciale e le locali sezioni di Sant’Angelo di Celle, San Nicolò di Celle e Pontenuovo.

Le presenze hanno superato ogni tipo di aspettativa da parte degli organizzatori e costretto alcuni a dover rinunciare a parteciparvi per il ‘sold out’. Un successo reso possibile grazie all’intuito del presidente della Sezione comunale Federcaccia di Deruta, Mario Damiani, che con il suo impegno e la sua perseveranza è riuscito a circondarsi negli anni di un team formidabile fatto di tantissimi volontari, cacciatori e non, che hanno lavorato duramente giorno e notte.

“La voglia di scoprire nuovi sapori, autentici e selvaggi ha spinto migliaia e migliaia di persone a recarsi a Deruta – ha dichiarato Damiani –. La carne di selvaggina, infatti, è la carne più pregiata e salutare che possa esistere ma per molti è difficile da reperire e difficile da cucinare; grazie alla festa del cacciatore in tanti ne hanno scoperto la straordinaria prelibatezza”.

Tantissimi, inoltre, gli spettacoli e le attività svolte, grazie alla presenza dei falconieri, del simulatore di tiro e dell’immancabile ‘tombola di Marione’, con premi gastronomici di altissimo valore; come ogni anno, per la serata finale, premi in ceramica e non solo offerti dai tantissimi sponsor con valori commerciali che sfiorano i 2500 euro.

“La Festa del cacciatore è anche un’occasione per dimostrare che la caccia non è un’attività barbara come qualcuno vigliaccamente vuole far credere – ha aggiunto Damiani –, bensì un’attività fondamentale per la gestione del territorio, un’attività che porta al consumo di carne salutare, priva di antibiotici e un’attività che crea aggregazione e convivialità”.