Nel giorno della puerile polemica sul presunto estremismo a sinistra di Vittoria Ferdinandi, che sarebbe simboleggiato dalla stella a cinque punte tatuata sul polso del pugno chiuso immortalato mentre si alza in cielo il 25 aprile, la candidata sindaca del centrosinistra assesta un colpo “istituzionale”, annunciando l’ingresso nel proprio comitato elettorale di Alessandra Sartore, ex sottosegretaria all’Economia e alle Finanze del Governo Draghi. Già dirigente generale della Ragioneria generale dello Stato, Sartore nel 2013 è stata chiamata ad assumere l’incarico di assessore al Bilancio della Regione Lazio, dove si è distinta per aver risanato i conti della regione. Originaria di Castiglione del Lago, oggi vive tra Roma e Perugia.
“Sono felice di mettere a disposizione la mia esperienza e le mie competenze al servizio del comitato elettorale di Vittoria Ferdinandi. La sua passione, la sua storia e i suoi valori mi hanno davvero conquistata”, le parole di Alessandra Sartore.
“Siamo orgogliosi che una figura autorevole e rigorosa, così tanto apprezzata a livello nazionale ed internazionale come Alessandra – sottolinea la candidata Vittoria Ferdinandi – abbia scelto di sostenerci offrendoci generosamente un contributo di assoluto valore. Vogliamo con noi le migliori energie e intelligenze per Perugia. Siamo già pronti a governare e a cambiare in meglio la nostra città a partire dalla revisione della macchina amministrativa”.
Passato il 25 aprile, la campagna elettorale perugina si avvicina a un’altra data simbolo, quella del Primo Maggio. Che dovrebbe essere occasione per riflettere su un tema fondamentale qual è quello dell’accesso al mondo del lavoro, delle discriminazioni sociali e di genere, della sicurezza. Ma che, probabilmente, sarà ridotto dalle opposte tifoserie a slogan e sfottò intrisi di ideologismi.
Poi, un mese fino al 2 giugno (altra data “a rischio”) per parlare finalmente, forse, di problemi e prospettive che interessano Perugia e che possono essere realmente nelle corde dei futuri amministratori cittadini.