Gubbio e Gualdo

Federico da Montefeltro e Gubbio, una grande mostra nel 2022

Secondo alcuni biografi del duca, Federico da Montefeltro nacque a Gubbio, nel Castello di Petroia, nel 1422. Questa ipotesi sembra avvalorata dalle parole dello stesso condottiero, il quale dichiara di avere Gubbio “nel cuore e nell’anima“.

Per questo sarà proprio Gubbio a ospitare nel 2022, a 600 anni dalla nascita, la grande mostra che celebrerà la figura di Federico da Montefeltro, rilanciando tutto il territorio dell’antico Ducato. Questa mattina (venerdì 27 novembre) è stato, non a caso, il Castello di Petroia ad ospitare la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Federico da Montefeltro e Gubbio: lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra”.

A introdurre e presentare il grande lavoro di rete svolto fino ad ora per dar vita all’evento è stato l’assessore alla Cultura e al Turismo Oderisi Nello Fiorucci, che ha sottolineato l’attenta ricerca, la campagna di studio e le lunghe indagini archivistiche che hanno portato all’ideazione della mostra e che daranno vita anche a specifiche pubblicazioni, itinerari, iniziative.

L’assessore regionale ai Beni Culturali Paola Agabiti ha acceso per prima un faro su Federico da Montefeltro, “condottiero, politico e mecenate che ha fatto la storia del Paese e certamente anche quella del nostro territorio. Questa mostra sarà una preziosissima occasione per valorizzare le risorse artistico-culturali dell’Umbria e favorire la promozione turistica dell’area che ha visto compiersi le gesta del duca di Montefeltro”.

In questo bellissimo castello illustriamo oggi il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto Ministero, Comuni, Regioni, Diocesi e privati in un momento così difficile –ha dettoil sindaco di Gubbio Filippo Mario StiratiInsieme all’amico sindaco di Urbino costruiremo un progetto culturale estremamente interessante e di indubbia rilevanza. Fare squadra è certamente uno degli ingredienti fondamentali per costruire operazioni culturali che non siano solo di facciata, ma che lascino il segno in termini di pubblicazioni e contributi alla ricerca”.

Anche Maurizio Gambini, sindaco di Urbino, ha sottolineato il percorso virtuoso di condivisione di intenti con il Comune di Gubbio e con tutti gli altri enti e istituzioni coinvolte. E’ stata Paola Mercurelli Salari, direttore del Palazzo Ducale di Gubbio, a spiegare come “la Direzione Regionale Musei abbia avviato sin da subito una politica di rete sul territorio, che proprio a Gubbio ha dato i sui risultati più concreti, un’esperienza assolutamente positiva che riproporremo anche per la mostra del Nelli nel 2021. L’area del Montefeltro verrà coinvolta in una serie di percorsi che avranno come punti focali Gubbio e Urbino, e il Comitato scientifico sta dando un contributo davvero importante perché la mostra appaia coinvolgente e convincente”.

A ringraziare all’inizio del suo intervento tutti i membri del Comitato Scientifico – Lucia Bertolini, Patrizia Castelli, Fulvio Cervini, Nicoletta Guidobaldi, Maria Rita Silvestrelli, Laura Teza – è stato il curatore della mostra, Francesco Paolo Di Teodoro, che ha dedicato una speciale menzione anche alla Biblioteca Apostolica Vaticana, ringraziando per i prestiti importanti che verranno fatti alla mostra di Gubbio. “Gubbio era l’equivalente di quello che rappresentava Bologna per lo Stato Pontificio – ha spiegato il professore – nel caso dei Montefeltro c’era Urbino e poi, subito a seguire, Gubbio. È a Gubbio, del resto, che Battista Sforza ha partorito Guidubaldo, l’erede di Federico”.

Attraverso un percorso su tre sedi, ovvero Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, l’esposizione racconterà la vicenda umana di Federico attraverso documenti originali e opere, ricostruendo il suo rapporto con Gubbio e il vasto territorio del Ducato dei Montefeltro.

A Palazzo Ducale, cuore della mostra, – ha proseguito il curatore – la figura di Federico verrà inquadrata nell’ambiente di corte di Gubbio. Cercheremo di ricostruire la biografia di Federico utilizzando medaglie, monete e dipinti, insieme naturalmente allo Studiolo, che siamo andati a studiare e analizzare a New York. Nel Palazzo dei Consoli parleremo della cultura di Federico, grade amante dei libri, a partire dai testi che il duca ha letto. Una seconda sezione riguarderà il condottiero con la ricostruzione di armi, armature, macchine di assedio. Al Museo Diocesano tratteremo aspetti che hanno a che fare con la sua passione per scienza, matematica, astronomia e astrologia. Saranno inoltre predisposti una serie di itinerari in città e nel territorio con approfondimenti specifici”.