Pubblichiamo un comunicato stampa di Federcaccia. ” In merito alle dichiarazioni, apparse sulla stampa locale, da parte del capogruppo dell'Ulivo al consiglio provinciale di Perugia Luciano Paci, che a proposito della mancata approvazione dei bilanci di previsione degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) per l'anno 2007 ha parlato di “costi degli Atc troppo elevati”, proponendo addirittura di sopprimerli e di demandare nuovamente alla Provincia la gestione del territorio, Federcaccia Umbra ritiene di dover rispondere con chiarezza, onde evitare inutili sproloqui fondati sulla mancanza di conoscenza.
E' evidente che il consigliere provinciale Paci non conosce la normativa vigente. Infatti, è la stessa legge quadro nazionale sulla caccia, la 157/92, che prevede l'istituzione degli Ambiti territoriali di caccia, per una gestione più oculata dei territori e per legare i cacciatori al proprio terreno di caccia. Gli Atc, come tutti – o quasi – sanno, sono strutture gestite da cacciatori, agricoltori, ambientalisti e rappresentanti delle istituzioni locali. Infatti il 60% dei componenti il comitato di gestione – cioè la maggioranza – è composto da rappresentanti di associazioni venatorie ed agricole.
Ciò premesso, il consigliere provinciale Paci dovrebbe cortesemente dimostrare i presunti (da lui) “ingenti costi degli Atc”, anche perché a fronte di oltre 1milione e 300 mila euro di fondi che la Regione eroga alla Provincia di Perugia per la gestione della caccia, agli Ambiti territoriali ne vengono effettivamente stornati a mala pena 350mila, che devono bastare per tutti e due gli Atc. Il milione di euro circa, soldi dei cacciatori, che rimane nelle casse della Provincia, ci dovrebbe spiegare il consigliere Paci per che cosa viene utilizzato. Altro che costo eccessivo degli Atc!
Inoltre Federcaccia Umbra invita il capogruppo Paci a prendere visione dei notiziari che gli Atc pubblicano puntualmente ogni anno, sulle attività che gli stessi svolgono. Quando il consigliere avrà appurato che gli Atc curano l'iscrizione dell'albo dei cacciatori, i ripopolamenti, la gestione del cinghiale, la gestione delle zone di ripopolamento e cattura, l'accertamento e la stima dei danni alle produzioni agricole provocati da fauna selvatica, la gestione della caccia di selezione, l'istituzione e la gestione di un bando pubblico annuale per interventi a favore degli agricoltori e i monitoraggi della fauna selvatica, allora finalmente si renderà conto che non esiste sperpero di denaro, anzi è grazie all'impegno e al volontariato dei cacciatori, delle associazioni venatorie e agricole che si ottengono risultati importanti come – ad esempio – l'aumento negli anni degli animali catturati nelle zrc, che Paci può constatare nella tabella del notiziario.
A voler poi, per assurdo, riportare tutte queste attività nelle competenze della Provincia, il consigliere Paci ci dovrebbe dimostrare dove starebbe l'effettivo risparmio rispetto all'attuale gestione del territorio, operata dagli Atc. Federcaccia Umbra ritiene che il tutto si risolverebbe con un ulteriore aggravio dei costi a fronte di risultati di gran lunga meno apprezzabili.
Capogruppo Luciano Paci, siamo d'accordo con Lei solo su una questione, e cioè sul fatto che sia giusto modificare il regolamento, in un'ottica di maggiore snellezza e maggiore efficacia. Anzi ci stiamo lavorando: ma non certo sui punti che Lei ha citato, quanto piuttosto per togliere la pastoia burocratica rappresentata dal fatto che la Provincia deve approvare i bilanci di previsione. E' giusto che l'ente controlli, ma gli Atc non possono essere ostaggi di alcuni personaggi politici che, mancando di conoscenze specifiche in una materia complessa come la nostra, danno ascolto alle parole di cattivi consulenti.”