Polinori, Santirosi e Di Cintio, "il Sindaco-magistrato, non ha ancora ben capito quali atteggiamenti assumere in una veste o nell'altra"
Si aggiunge alla lunga lista di lamentele e obiezioni che porteranno alla discussione, il prossimo 11 marzo, di una mozione di sfiducia a carico del sindaco di Spoleto Umberto de Augustins, anche quella di comportamento antisindacale della Giunta nelle sue funzioni.
In una nota alla stampa dei consiglieri comunali del Gruppi di Fratelli d’Italia presente in Consiglio, la dura presa di posizione politica sulla “inadeguatezza” del primo cittadino anche nel campo delle trattative sindacali (il rinnovo del contratto collettivo integrativo decentrato del personale dipendente) all’interno della macchina comunale tanto da provocare una dura reazione delle sigle presenti a Palazzo, sfociate poi con una richiesta di pronunciamento al giudice competente, per comportamento antisindacale del datore di lavoro.
Comportamento antisindacale
“E’ imbarazzante ed increscioso– recita la nota alla stampa firmata da Stefano Polinori, Paola Vittoria Santirosi e Antonio Di Cintio– l’atteggiamento assunto in fase di trattativa e confronto sindacale per la discussione ed il rinnovo del contratto collettivo integrativo decentrato del personale dipendente del Comune di Spoleto relativo al triennio 2020-2022. Tale circostanza in situazioni normali passa quasi inosservata ma non in questo caso in cui la Giunta De Augustinis ha voluto esprimersi al meglio siglando un’altro record di inadeguatezza, facendo giungere le sigle sindacali ad interessare prima la prefettura, per un richiesto incontro di conciliazione tra quest’ultime e l’ente, poi le aule di giustizia ove le stesse, ad esclusione di Cisl, hanno ricorso per chiedere al giudice del lavoro la dichiarazione di antisindacalita’ della condotta tenuta dall’amministrazione convenuta per violazione degli art. 40 e seguenti del D.Lgs. N. 165/2017, e per l’effetto dichiarare la nullità, l’invalidita’, l’illegittimità e l’inefficacia del contratto integrativo decentrato oltre il vietare all’amministrazione comunale convenuta di reiterare, in futuro, il medesimo comportamento.
Anche andando a rievocare stagioni di ben più intensa conflittualità sindacale, di controversie intentate nei confronti del Comune di Spoleto, in precedenza mai nessun assessore al personale, mai nessun Sindaco, mai nessuna giunta erano giunti a casi di così eclatante antisindacalita’: forse il record dei record a firma amministrazione De Augustinis.
Delegittimare la funzione ed il prestigio della struttura interna di rappresentanza degli interessi dei dipendenti è atteggiamento deprecabile.
“Evidentemente il Sindaco De Augustinis- prosegue la nota- ancora una volta non ha voluto perdere occasione per mostrare il suo atteggiamento austero, dando così conferma della sua incapacità a risolvere le problematiche con un dialogo sano e costruttivo; ha preferito voltare le spalle praticamente alla quasi totalità del personale dipendente dell’Ente che in questi ultimi anni ha lavorato sopra le forze gestendo due emergenze storiche quali il sisma 2016 e quella pandemica del Covid-19 dove spesso si sono trovati a mettere da parte anche le esigenze e difficoltà delle proprie famiglie pur di offrire un efficiente servizio pubblico alla propria comunità. Senza voler disconoscere il fatto che causa pensionamenti, causa mancanza opportunità di espletare procedure concorsuali le strutture si sono trovate sotto organico.“
Il precedente, VUS
Se ritenevamo deplorevole l’atteggiamento del primo cittadino quando nell’ambito dell’assemblea Vus Spa non è stato in grado di trovare una sintesi insieme agli altri comuni amministrati dal centro destra, abbandonando addirittura egli stesso l’aula, se per tutelare il San Matteo degli infermi è giunto a ricorrere al Tar contro la delibera di giunta regionale, sostenuta politicamente dal centro destra oggi amministrazione De Augustinis ha siglato un altro record che rimarrà alla storia dell’ente.
Della serie quando i palazzi delle istituzioni, della politica intesa come arte della mediazione, del dialogo si trasformano in palazzi di giustizia dei fascicoli di indagini da avviare così come accade nelle stanze dei tribunali e delle procure.
“Probabilmente dopo due anni e mezzo– riassumono i consiglieri – praticamente a metà mandato il Sindaco, magistrato De Augustinis, non ha ancora ben inteso quali atteggiamenti assumere in veste di Sindaco e quali invece quando in veste di magistrato. Forse il duplice ruolo non è utile alla città perché sarebbe auspicabile che un primo cittadino fosse aperto al confronto, al dialogo, ad un dibattito sano e costruttivo per individuare le migliori soluzioni a tutela, salvaguardia e valorizzazione di un territorio; cosa diversa da un magistrato intento a studiare fascicoli, avviare indagini o scrivere sentenze.
“Nel ringraziare tutto il personale dipendente- concludono Polinori, Santirosi e Di Cintio– per il lavoro coscientemente svolto anche sopra le forze condanniamo ancora l’atteggiamento del Sindaco che ha mostrato di nuovo la sua inadeguatezza insieme ai suoi assessori di riferimento attendendo di discutere mozione di sfiducia per dire basta a tali atteggiamenti, per dire basta ai record di fallimenti e soprattutto per dire fine all’amministrazione De Augustinis.