Si è svolta, nel pomeriggio di ieri, in call conference, una riunione appositamente convocata dal Prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, per l’avvio di dedicate attività controllo volte a verificare l’adozione delle misure di contenimento e gestione del contagio da Covid-19 nei luoghi di lavoro.
All’incontro hanno preso parte la Camera di Commercio di Terni, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro unitamente al Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, l’AUSL Umbria 2, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.
Fase 2
Nel corso dell’incontro, sono state analizzate le disposizioni con le quali il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile ha subordinato, a partire dal 4 maggio, la ripresa delle attività produttive industriali e commerciali al rispetto del Protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro, sottoscritto lo scorso 24 aprile tra il Governo e le parti sociali, nonché dei regolamenti negli specifici settori dei cantieri, del trasporto e della logistica di recente adozione.
Il confronto istituzionale
In tale prospettiva, nell’ambito della competenza demandata al Prefetto circa l’esecuzione delle misure governative volte a contrastare l’emergenza epidemiologica in atto, è stato ritenuto opportuno intraprendere un percorso operativo e di confronto con tutti gli attori istituzionali a vario titolo coinvolti, finalizzato ad attivare dedicati controlli sulle realtà aziendali attive sul territorio provinciale, per verificare il rispetto dei richiamati Protocolli in specie nei comparti aziendali ritenuti maggiormente critici.
Ripresa e controlli
L’obiettivo è quello di assicurare la necessaria ripresa dell’attività produttiva in una cornice di imprescindibile tutela della salute dei lavoratori.
Al fine di rendere più efficaci le attività di controllo, è stata condivisa l’opportunità di stabilire taluni criteri che consentano di individuare i soggetti destinatari degli interventi, onde renderne l’operatività quanto più oggettiva possibile e ottimizzando il lavoro degli ispettori.
A tale proposito, è stato concertato di concentrare, in via prioritaria, i controlli presso le aziende con classe di rischio da contagio Covid-19 più elevato (alto e medio/alto); inoltre, sarà presa in considerazione l’assenza di rappresentanze sindacali unitarie e/o di appositi Comitati aziendali previsti dai Protocolli di sicurezza.
I dati
All’esito di un confronto con l’Inail territoriale, sono stati individuati i livelli di rischio delle 22.935 realtà produttive attive in provincia dal 4 maggio scorso di cui:
– 15.338 presentano un livello di rischio basso;
– 6.979 con rischio medio-basso;
– 119 recano un rischio medio-alto;
– 499 quelle con livello di rischio alto.
La cabina di regia
Il cospicuo numero di aziende attive, seppur distinte per fascia di rischio, a fronte dell’esiguità di risorse in capo agli organi di controllo, ha reso necessaria l’attivazione di una Cabina di Regia che, nel tenere conto dei riferiti criteri, coordini l’operato dei soggetti che interverranno presso l’unità produttiva aziendale e monitori tempestivamente l’andamento delle attività all’uopo messe in campo.
La predetta Cabina di Regia istituita dalla Prefettura, con funzioni di coordinamento, sarà composta dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dall’Azienda Sanitaria Locale, con funzioni operative di controllo ai fini del contrasto e della gestione dell’emergenza epidemiologica Covid-19 nei luoghi di lavoro.
Strategia condivisa
La strategia condivisa vedrà un’attività di controllo anche congiunta connotata da una costante circolarità informativa volta a rendere sempre più efficaci interventi ispettivi evitando inutili duplicazioni operative.
In quest’ottica, preso atto delle difficoltà aziendali legate alla contingenza emergenziale in atto, è stato univocamente condiviso un approccio proattivo finalizzato principalmente a fornire utili strumenti e metodologie ai datori di lavoro nel delicato compito di adeguare le strutture produttive alle misure di contenimento e contrasto al Covid-19.
Allo scopo, infine, di consentire una ripresa produttiva efficace e tempestiva ma in una cornice di legalità, le Forze dell’Ordine, su invito del Prefetto, hanno manifestato la propria disponibilità a prestare dedicati interventi in occasione di evidenti criticità e tali da non garantire il pieno rispetto delle disposizioni normative previste dal Decreto Legge 25 marzo 2020 n. 19.