Straordinari non pagati, così come ore di assemblea sindacale regolarmente svolte e preparate. Ma anche lavoro poco flessibile e atteggiamenti ostili nei confronti nel sindacato. Uno stato che, di fatto, ha portato ad una mancata attuazione del contratto nazionale all’Afam di Foligno per i 28 dipendenti delle farmacie comunali. La denuncia è dei sindacati Filcams e Fisascat, con Vasco Cajarelli e Simona Gola, venerdì 2 febbraio in conferenza stampa per denunciare la situazione e stigmatizzare anche il silenzio del sindaco Zuccarini di fronte ai loro appelli e alle loro richieste di aiuto.
“Da mesi abbiamo difficoltà di dialogo con il Cda e con il socio di maggioranza, che sarebbe il Comune – ha detto Gola – siamo arrivati ad un punto morto quanto a relazioni sindacali. Abbiamo cercato di coinvolgere il sindaco, ma non si è degnato di nessuna risposta. E il Cda si è basato sempre sul porre limiti, sul togliere lo stato di abnegazione assoluta al lavoro che ha il personale impiegato, all’opera con uno spirito di missione sociale. Noi abbiamo proposto strumenti del contratto nazionale, che l’azienda ha sempre rispedito al mittente. Vogliamo anche capre cosa si nasconde dietro all’atteggiamento del sindaco, che rifiuta di incontrarci“.
“Non riusciamo ad avere un confronto costruttivo – ha detto Cajarelli – a partire dal nostro obiettivo di attuare il contratto nazionale di lavoro. Siamo invece di fronte a comportamenti ostili nei confronti dei lavoratori iscritti“. I rapporti si sarebbero rotti la scorsa estate. La goccia che ha fatto traboccare il vaso – stando a quanto hanno riferito i sindacati – è stata la richiesta di utilizzo un’app sui cellulari personali dei dipendenti, per timbratura e geolocalizzazione. Poi, di fronte alle proteste dei sindacati, tale uso è stato abolito.
“Aspettiamo che il sindaco ci convochi. Non vogliamo aprire una guerra. Continueremo la mobilitazione se non ci saranno risposte adeguate“, hanno ribadito.