Le proteste dei sindacati, in merito ai comportamenti tenuti dal Cda nei confronti dei dipendenti delle farmacie comunali, diventano un caso e mandano sulle barricate i consiglieri di minoranza.
Il consigliere comunale Mario Gammarota (Foligno 2030) ha presentato un’interrogazione nella quale si domanda: “quali sono i rapporti tra la società ed i lavoratori? Viene rispettato da parte del CdA della Società il contratto nazionale di lavoro in merito al riconoscimento del pagamento delle ore di straordinario e di assemblea? E’ presente all’interno della Societá la contrattazione di secondo livello al fine di integrare alcuni aspetti normativi ed economici rispetto al CCNL, a vantaggio della Società, dei lavoratori e delle relazioni interne?“.
L’Afam è stata costituita nel 1999 ed ha come attività la gestione delle farmacie comunali di Foligno.
Nel 2002 il Comune di Foligno e la società hanno sottoscritto un contratto di servizio che prevede l’affidamento alla Società della gestione delle Farmacie Comunali per una durata pari a 50 anni. La Società è partecipata all’ 83,68% dal Comune di Foligno, mentre il restante 16,32 % da azionisti privati tra cui i dipendenti. Vista la denuncia dei sindacati, Gammarota tira in ballo il Comune: “in quanto titolare di maggioranza qualificata della Società ha il diritto e il dovere di intervenire nel migliorare le relazioni tra i vertici della Società (la cui nomina spetta all’Amministrazione comunale stessa) ed i lavoratori”.
Oltre all’interrogazione, il centrosinistra vuole portare il caso in Commissione. Così Gammarota, insieme ai consiglieri dem Elia Sigismondi e Rita Barbetti e a Francesco Silvestri di Patto X Foligno, hanno chiesto la convocazione della I commissione su Afam, per discutere: l’andamento economico e finanziario 2022 e le politiche in materia di gestione del personale, contrattazione integrativa di secondo livello e relazioni con i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Alla commissione dovranno essere convocati il consiglio d’amministrazione, i rappresentanti dei lavoratori e una delegazione dei direttori delle farmacie.
Intervenendo sul tema, dalle colonne del Corriere dell’Umbria di domenica, il sindaco Stefano Zuccarini aveva fatto sapere che le problematiche sollevate non erano di sua spettanza, ma che le avrebbe dovute gestire il Cda.