Al momento è stato bloccato il processo di privatizzazione della società FarmaciaTerni, con la cessione del 90% delle quote, perché non considerata appetibile così come strutturata ora: criticità finanziarie, troppi dipendenti e poco redditizia, sembra, insomma, che nessuno sia interessato all’acquisto.
È quanto rilevato dalla giunta Latini, che tramite l’assessore Fabrizio Dominici, aveva espresso la volontà di procedere spediti verso la vendita. Ma in una delibera di giunta di questa mattina si è deciso di stoppare l’iter e di procedere, invece, a un processo di ristrutturazione della società per renderla, in futuro, più facilmente vendibile.
“La crisi del mercato del farmaco – si legge nella delibera di giunta – sta comportando un minor interesse degli investitori privati all’acquisto di quote di aziende pubbliche e ha avuto come conseguenza quella di modificare e rimodulare la strategia gestionale prevista; la situazione economica in cui versa attualmente la Società FarmaciaTerni srl, le criticità finanziarie riscontrate nonché l’elevato numero di dipendenti in organico presso la medesima, portano a considerare la società non appetibile sul mercato del farmaco con un probabile minore interesse degli investitori privati a partecipare alle gare per acquisire quote di FarmaciaTerni srl e/o di deprezzamento delle stesse; si rende necessario procedere ad una riorganizzazione, ristrutturazione e gestione manageriale tale da rendere la Soc. FarmaciaTerni srl concorrenziale nel mercato nazionale anche per quanto riguarda il livello di redditività”.
Da queste premesse la giunta ha deliberato: “di dare avvio a tutte quelle attività necessarie e indispensabili ad una riorganizzazione, ristrutturazione e gestione manageriale di FarmaciaTerni srl, tale da renderla concorrenziale sul mercato nazionale; di valutare, in tempi successivi, attuato quanto sopra, la soluzione gestionale più consona alle esigenze, agli obiettivi e agli interessi dell’Ente e della Società FarmaciaTerni srl, compresa la valutazione dell’opportunità di cedere definitivamente le quote sociali; di comunicare l’esito della presente, ai sensi dell’art. 17, D.L. n. 90/2014 e s.m.i., con le modalità ex D.M. 25 gennaio 2015 e ai sensi di quanto disposto dall’art. 15 del T.U.S.P.; di inviare copia della presente deliberazione alla competente Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti con le modalità indicate dall’art. 24, commi 1 e 3, T.U.S.P.”.