Cronaca

Falsi, monete antiche e 106 reliquiari | Una decina di denunce

Dopo le nove opere del maestro Alberto Burri contraffatte e giudicate dei “falsi” dalla fondazione di palazzo Albizzini di Città di Castello, arrivano altri risultati delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia. In base a quanto riportato da Ansa, i militari hanno scoperto 106 reliquiari di “dubbia provenienza e genuinità”, monete di epoca romana e diverse altre opere d’arte. Il reparto del Ntpc di Perugia è stato inaugurato il 31 marzo scorso e che ha già denunciato a vario titolo una decina di persone. Altre indagini sono tuttora in corso.
In particolare, a seguito delle indagini, i militari guidati dal maggiore Gennaro Nasti e dal suo vice, il luogotenente Orazio Gisabella, hanno ritrovato a Città di Castello, all’interno di una chiesa, un dipinto olio su tela raffigurante la crocifissione di Cristo, probabilmente abbandonato da ignoti.
Ad Assisi, è stata denunciata una persona per avere staccato, da una cappella privata, alcuni affreschi.
L’accusa di ricettazione e contraffazione di opere d’arte è invece al centro di una denuncia registrata a Perugia: i carabinieri hanno infatti trovato 106 reliquiari di dubbia originalità.

E ancora si segnala una denuncia anche a Massa Martana e due a Gubbio per non avere comunicato il trasferimento di proprietà di beni culturali. In quest’ultimo caso sono state sequestrate 35 monete di epoca romana.
A Perugia è stata inoltre denunciata una persona per ricettazione e per essersi impossessata illecitamente di 16 monete di epoca romana ed ellenica. Sempre nel capoluogo umbro sono state denunciate quattro persone per avere realizzato e modificato un complesso edilizio sottoposto a vincolo paesaggistico, senza aver fatto richiesta delle autorizzazioni necessarie per legge.