Sono 636 le persone segnalate alle autorità giudiziarie dai Nas dei carabinieri di Perugia, per aver dichiarato tramite un'autocertificazione un reddito inferiore a quello reale, per evadere la spesa sanitaria.
Secondo i dati raccolti dai militari che si sono occupati delle indagini, l'evasione in questione ha recato al servizio sanitario regionale un danno di 250 mila euro nel solo 2010.
Le indagini, iniziate nell'ottobre dello scorso anno, sono avanzate tramite accertamenti in collaborazione con il personale delle quattro aziende sanitarie umbre e dell'Agenzia delle Entrate, verificando le singole autocertificazioni presentate per ottenere l'esenzione dalla spesa sanitaria.
In 636 casi, ovvero il 6,5 per cento delle 10 mila dichiarazioni verificate, i militari hanno rilevato dichiarazioni inferiori al reale. Nei casi più clamorosi, il reddito reale superava le 100 mila euro l'anno, che superano di tre volte il tetto massimo previsto dalla normativa regionale per l'esenzione.
Nel corso delle operazioni sono state poste sotto sequestro anche circa 900 prescrizioni mediche relative alle false autocertificazioni.