Sono passati due anni quando, a seguito di controlli effettuati da Arpa Umbria, il Sindaco di Umbertide Marco Locchi dispose, con una ordinanza, il divieto di utilizzo dell’acqua proveniente da alcuni pozzi situati in località Borgo Baraglia e nella zona industriale Buzzacchero. Allora era infatti stato riscontrato, nei campionamenti delle acque effettuati in queste zone, il superamento delle concentrazioni limite di contaminazione di alcune sostanze, tra le quali tetracloroetilene.
Oggi la storia, a quanto pare, sembrerebbe ripetersi. “Una nota dell’Arpa del 9 dicembre scorso – fa notare il Movimento 5 Stelle locale – informa l’Amministrazione comunale che i valori dei campionamenti delle acque sotterranee analizzate nella zona ‘ex manifatturiera tabacchi’ (area Madonna del Moro) presentano il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione di tetracloroetilene“.
Stando così le cose, dunque, due differenti aree di Umbertide, a distanza di due anni, presentano la stessa caratteristica inquinante, con il sindaco che ha emesso ben 4 ordinanze per il divieto di utilizzo di acqua del pozzo ad alcuni residenti e ad una ditta della zona.
“Quando nel 2014 si verificò il caso dei pozzi inquinati in zona Buzzacchero, – dicono i pentastellati – il Comune, con una nota, precisò che erano state condotte indagini per identificare le cause ed i responsabili. Sempre il Comune affermò che la somma necessaria per la realizzazione del piano di caratterizzazione, necessario per ricostruire i fenomeni di contaminazione e utile poi per l’eventuale bonifica del sito, ammontava a 65.000 euro. Soldi di cui al momento non si disponeva. Quello che disturba è che mentre l’Amministrazione si prodiga nello spendere soldi per strutture inutili e inutilizzate, come l’edifico ex Tabacchi, non si impegna a reperire risorse, magari anche creare un fondo, per questo tipo di emergenze che toccano la salute di tutti noi“.