Dopo qualche anno si torna a parlare anche dell’ex scuola Garibaldi di Città di Castello. A farlo è il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, che presenterà un’interrogazione nel prossimo Consiglio comunale riguardante proprio la richiesta di chiusura e messa in sicurezza dell’area parcheggio, “gran parte della quale a pagamento”, che circonda la struttura, “che deturpa, per incuria, l’ingresso al centro dall’omonima piazza“.
Nato per ospitare la stazione ferroviaria tifernate, l’edificio originale ha subito varie modifiche nel corso degli anni, prima ospitando la scuola elementare e poi divenendo sede di Polizia Municipale e di alcuni uffici comunali. “Non ritengo più sicura la struttura – dichiara Sassolini -. A seguito del trasferimento degli ultimi occupanti della palazzina il luogo è stato completamente abbandonato, rimanendo aperto nell’area esterna che, nonostante le pessime condizioni del terreno, continua ad attirare parcheggiatori”.
L’ex scuola Garibaldi si trova in apertura di una delle piazze più importanti della città, che ospita il risistemato Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e Palazzo Albizzini, sede di uno dei Musei Burri, ed è al centro di un importante incrocio stradale che vede transitare numerosi mezzi e persone. Se i tifernati sono ormai abituati a vedere quella zona decadere di giorno in giorno, per i turisti non è sicuramente un buon segnale di benvenuto
L’edificio, come tutta la piazza, rientrerebbe nel progetto di realizzazione della nuova Piazza Burri e, anche a questo proposito, Sassolini si domanda “come sia stato possibile, e se sia lecito, affidare in gestione, a pagamento, il parcheggio antistante l’ex scuola, considerando che l’edificio risulta ormai da anni in stato di abbandono, pericolante e inoltre sgomberato da qualsiasi attività pubblica, mettendo invece in serio rischio l’incolumità di chi parcheggia. Di chi è stata la responsabilità di una scelta così pericolosa e folle per l’incolumità dei cittadini?”.
Il consigliere di opposizione rincara la dose insistendo sulla chiusura dei parcheggi e chiedendosi se, dopo i recenti eventi sismici, “sia stata controllata l’aumentata probabilità di crollo dell’edificio”.