“Dopo quindici anni di degrado, di aste andate deserte, di un centro storico progressivamente desertificato ed impoverito, i cittadini tifernati sono costretti ad assistere ad una passerella pre-elettorale di notabili comunali e regionali che chiudono il tutto con la geniale proposta di eliminazione del vincolo sanitario”.
Queste le parole del consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (FdI) dopo il sopralluogo effettuato lunedì all’ex ospedale dall’assessore regionale Paparelli, i vertici di Sviluppumbria e dell’Amministrazione comunale tifernate.
L’esponente di opposizione dice di immaginare già “la corsa all’acquisto che si scatenerà alla prossima asta, che ovviamente avverrà dopo le elezioni regionali. Ma veramente si può pensare a dei privati disposti a spendere, tra acquisto e ristrutturazione, oltre 10 milioni di euro in un’area ormai degradata e spogliata anche dei più elementari servizi alla persona e alle attività? Non si è già fatta una scelta, con la costruzione in corso di nuove residenzialità nell’area ex Fat, che già faticheranno a trovare allocazione?”.
Per Lignani Marchesani “perequazioni urbanistiche, pianificazione dell’area, cambio di destinazione d’uso e di proprietà andavano fatti all’indomani del trasferimento dell’ospedale. Aver assistito per anni ad un rimpallo di responsabilità tra Regione e Comune, amministrati dallo stesso colore politico, non ha reso onore né alla politica, né alle istituzioni. I tifernati – conclude – non hanno l’anello al naso e lo dimostreranno alle imminenti elezioni regionali”.
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