Economia & Lavoro

Ex Novelli, sindacati “Vogliamo chiarezza, subito cabina di regia e garanzie per occupazione”

Le organizzazioni sindacali, preoccupate per la complicata situazione alla Ex Novelli (ora Alimentitaliani), in fallimento, chiedono ai curatori nominati dal tribunale di Castrovillari di fare chiarezza. Le ultime vicende del gruppo Alimentitaliani hanno infatti favorito l’aumento della preoccupazione tra i lavoratori.

“Ora basta – si legge in una nota sindacale congiunta di Flai, Fai e Uila – i lavoratori sono stanchi di questa lunga fase di stallo incomprensibile. Una situazione che si protrae da troppo tempo”.

“Quali sono – chiedono le organizzazioni sindacali – i rapporti tra la curatela che detiene l’incarico del fallimento del gruppo Novelli (tribunale di Terni) e quella che si occupa del fallimento di Alimentitaliani srl (Tribunale di Castrovillari)?


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Il tempo stringe – proseguono i sindacati – e aumentano le problematiche, sono aumentate le ore di casa integrazione straordinaria (cigs), permangono problemi organizzativi nei siti produttivi e c’è ancora incertezza per i rinnovi contrattuali degli operai agricoli a tempo determinato, in scadenza al 30 giugno. Figure necessarie per il regolare svolgimento delle attività produttive, considerando anche la presenza nei siti stessi di allevamenti di animali. C’è inoltre incertezza sul futuro, in attesa dei bandi per l’affitto dei business”.

“Su questi temi – si legge ancora nel comunicato sindacale – serve collaborazione e condivisione in tutte le fasi dell’esercizio provvisorio, evitando decisioni non condivise tra le parti. Pertanto ribadiamo con forza e chiarezza la necessità di continuare come in passato un confronto in sede tecnica, basato sulla condivisione, per la migliore risoluzione dei problemi. Serve – concludono i sindacati –  una cabina di regia con i soggetti coinvolti e alla presenza delle istituzioni, a tutti i livelli. Pretendiamo a tal proposito che nella compilazione dei bandi siano previste garanzie per i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori attraverso la scelta di imprenditori seri e qualificati”.

Un vero sos quello lanciato dalle organizzazioni sindacati, lanciato per non vanificare gli sforzi fatti fino ad ora dai dipendenti nel mantenimento della produzione e dello stato occupazionale.