Un ex maresciallo maggiore della Polizia provinciale di Perugia accusato di peculato, falso ideologico e sottrazione di atti. La donna, una 47enne di Città di Castello, si sarebbe infatti appropriata di quasi 5000 euro provenienti da multe elevate ai cittadini da lei stessa.
La prima udienza si è svolta proprio ieri mattina (2 dicembre) al Tribunale di Perugia. Secondo le indagini della Guardia di Finanza l’ammanco nelle casse dell’amministrazione sarebbe di 4.623 euro, corrispondenti a 51 contravvenzioni, mai notificate agli automobilisti di turno (stando agli atti le avrebbe nascoste “in un cassetto e in tre armadi in ufficio”) e pagate in contanti dai sanzionati direttamente al maresciallo tifernate.
I verbali di contestazione redatti, ovviamente, non sarebbero stati neanche inseriti nel sistema informatico, come invece la prassi richiede. Di conseguenza non risultava richiesto il pagamento delle multe entro i termini di legge.
I casi di peculato contestati dal pm Mario Formisano sarebbero 19, l’ultimo di questi avvenuto nel lontano 2017. La 47enne, difesa dall’avvocato Nicola Di Mario, era stata sospesa dall’incarico, in maniera cautelativa, 8 mesi fa.