Dopo la revoca, da parte del Tribunale di Castrovillari, dell’aggiudicazione a Fattorie dell’Umbria del ramo d’azienda “pastorizzatore” dell’ex Gruppo Novelli e poi Alimentitaliani, comunicata giovedì ai sindacati dal curatore fallimentare Fernando Caldiero, ad intervenire è la Fai Cisl dell’Umbria attraverso i responsabili territoriali Loreto Fioretti (Spoleto) e Simone Dezi (Terni).
“Prendiamo innanzi tutto atto e rispettiamo la scelta del giudice delegato” evidenziano Fioretti e Dezi. “Premesso che non sappiamo le motivazioni esatte della revoca e che non abbiamo preclusioni verso nessuno, – spiegano – auspichiamo che il Tribunale ed il curatore stiano lavorando per il bene di tutti i lavoratori interessati e per tutto il territorio, per la filiera uova e pastorizzato. Inoltre speriamo a questo punto che, essendo stata prorogata la gestione provvisoria, si possa aprire un percorso diverso e che magari nel frattempo si raggiunga un accordo tra le curatele interessate da questa vertenza, aprendo così la strada ad un bando definitivo di vendita. Non possiamo più lavorare – continuano i sindacalisti – in emergenza come avvenuto finora. La Fai Cisl vigilerà su questi percorsi che auspichiamo siano chiari, trasparenti e definitivi”.
Finora, infatti, il Tribunale di Castrovillari (competente sul fallimento di Alimentitaliani che aveva rilevato gli asset del Gruppo Novelli 2 anni fa) non ha potuto far altro che emanare dei bandi per l’affitto di ramo d’azienda – e non di vendita – visto il braccio di ferro in atto con il Tribunale di Terni (competente invece sul fallimento del Gruppo Novelli). La speranza del sindacato è che, avendo prorogato la gestione provvisoria dei rami d’azienda in questione, nel frattempo si arrivi ad una soluzione sul contenzioso in essere e quindi si possa finalmente trovare una soluzione definitiva per il pastorizzatore, il ramo uova e tutti gli altri asset interessati.
Per quanto invece riguarda le trattative sindacali svolte in questi mesi, prima della revoca dell’aggiudicazione da parte del giudice delegato del tribunale di Castrovillari, la Fai Cisl precisa: “Da parte nostra c’è sempre stata chiarezza, abbiamo sempre chiesto che i lavoratori venissero tutelati. Quando abbiamo visto che le garanzie stavano venendo meno, abbiamo chiesto il rispetto del bando”. Che prevedeva – vale la pena ricordarlo – l’impegno ad assumere i 49 dipendenti di quell’asset (tra Spoleto e Terni), tutti e sin dal primo giorno per tutta la durata dell’affitto (3 anni), con l’accollo del Tfr.
“Ora, dopo la revoca dell’aggiudicazione, – concludono Loreto Fioretti e Simone Dezi – attendiamo la convocazione, che abbiamo già richiesto, al Mise con il curatore fallimentare per capire i prossimi passi da parte del Tribunale”.