La Tenenza della Guardia di Finanza di Orvieto ha contestato a un imprenditore della zona un milione di euro di ricavi non dichiarati al Fisco, dopo che dalle indagini svolte risultava essere proprietario di una autovettura di lusso.
Vi è da premettere che tra i metodi di selezione dei nominativi da sopporre a controllo, le Fiamme Gialle annettono particolare importanza alla verifica sul campo del tenore di vita dei contribuenti. A tale criterio si sono ispirati i finanzieri di Orvieto intensificando i controlli sul possesso di autovetture di lusso, mediante anche controlli su strada sia sulle aree di servizio del tratto autostradale sia nel circondario cittadino.
Nella rete della Guardia di Finanza è caduto un imprenditore titolare di una impresa artigiana di Orvieto che mentre transitava nei dintorni cittadini con la propria autovettura, veniva sottoposto a controllo: l’auto risultava essere alimentata a benzina, 4200 di cilindrata ( consumo medio dichiarato 5,3 km per litro), con valore di acquisto intorno ai 50 mila euro.
A fronte del possesso di tale fuoriserie, l’imprenditore negli ultimi anni risultava aver dichiarato redditi imponibili annui da zero a un massimo di 20 mila euro, con una imposta netta Irpef calcolata che tra il 2005 e il 2008 non è mai stata superiore ai 3mila e 100 euro e che addirittura in un anno è stata pari a zero.
Da lì i finanzieri nel giro di una settimana si sono presentati presso i locali dell’azienda avviando una verifica fiscale; sono stati svolti anche accertamenti bancari, e in forza delle vigenti norme, è stata contestata una mancata dichiarazione di ricavi per oltre un milione di euro e una imposta sul valore aggiunto evasa per circa 200 mila euro.