L’eugubino-gualdese sta “invecchiando” sempre di più. Lo dicono i dati dell’ultimo censimento degli over 65 residenti nei 7 Comuni della fascia appenninica, condotto dal presidente del circolo Acli “Ora et Labora” di Fossato di Vico Francesco Pascucci e Celine Ercoli.
Su un totale di 58.135 residenti la popolazione over 65 è infatti pari a 16.210 abitanti, ovvero il 31,52%, in aumento rispetto al 27,7% rilevato lo scorso anno. Rispetto al dato nazionale, che secondo l’Istat è pari al 24,1% (circa 14.177.000 over 65 sul totale della popolazione), il nostro territorio è però molto più longevo. Il dato della regione dell’Umbria del 26,8% è invece leggermente inferiore a quello della fascia ma abbastanza in sintonia.
La presenza maggiore di anziani si trova nei Comuni di Costacciaro e Scheggia e Pascelupo con il 33,94% e il 31,52%, a seguire Nocera Umbra con il 29,64%; il Comune più “giovane” rimane, come rilevato anche in passato, quello di Fossato di Vico con il 26,09%.
Le donne sono generalmente più longeve quasi in ogni fascia di età presa a riferimento e tale dato è quanto mai evidente nella fascia dei “Grandi Anziani” (dai 90 anni in su), in cui le femmine sono in maggioranza in ogni Comune, duplicando o triplicando talvolta il genere maschile. La fascia degli “Anziani” (tra i 75 e gli 89 anni) è la più presente con il 50,56% superando di circa un punto e mezzo quella dei “Giovani Anziani” (65-74 anni) al 48,90%.
Le donne anziane che vivono sole sono numericamente, in media, più del doppio di quelle maschili, con una forte presenza di “autonomia” nei Comuni di Costacciaro, Fossato di Vico e Sigillo. Il dato di Scheggia e Pascelupo, invece, denota una bassa percentuale di anziani che vivono soli: maschi 12% e femmine 29%. Gli ospiti delle Rsa sono pochi rispetto al totale degli anziani residenti nei 7 Comuni, dato che mostra una sostanziale autosufficienza della popolazione over 65 e una buona predisposizione, da parte delle famiglie, a una convivenza allungata e plurigenerazionale.
Nel panorama di un’Europa che mediamente invecchia, l’Italia lo fa in modo più veloce così come l’Umbria ed ancor di più la zona presa a riferimento dall’analisi. Nel territorio della fascia appenninica infatti si è passati dal 26% di over 65 del 2017 al 31% di oggi. Gli anziani aumentano perché la vita si è allungata e questo dato non può che essere accolto con gioia, ma anche perché purtroppo nascono sempre meno bambini. La vita media si è allungata passando dai circa 30 anni del 1861 agli attuali 82. L’Italia è fra i leader mondiali in questa speciale classifica e l’Umbria è e resta una fra le regioni in cui si vive più a lungo.