Un 39enne umbro – titolare di una concessionaria nel tifernate – è stato denunciato per ricettazione. Nel suo salone espositivo, infatti, vi era un’auto di lusso “sospetta”, a partire dai documenti di circolazione in portoghese.
Gli accertamenti svolti sia sulla vettura che sui documenti di immatricolazione da parte dei carabinieri di Città di Castello, hanno poi permesso di verificare che l’auto aveva subito modifiche sia sulla centralina che sul numero di telaio, quest’ultimo poi risultato contraffatto.
La macchina, in effetti, è risultata anche rubata lo scorso maggio nella provincia di Napoli. Oltre alle sopracitate modifiche sarebbe poi avvenuta anche la falsificazione dei documenti di circolazione, facendola passare come proveniente dall’estero, in questo caso dal Portogallo.
Al termine degli accertamenti l’auto di lusso, dal valore di circa 70 mila euro, è stata restituita, con sua grande sopresa e soddisfazione, al legittimo proprietario.