Dopo due mesi e mezzo Alessio Cacciapuoti – il 18enne rimasto ustionato sul 70% del corpo dopo la tragica esplosione alla Green Genetics – tornerà finalmente a casa dopo il lungo ricovero all’ospedale Bufalini di Cesena.
Il ritorno nella sua Gubbio avverrà domani (venerdì 23 luglio) per volere dei medici ma non è ancora chiaro se verrà utilizzato l’elisoccorso o la Croce Rossa eugubina si farà carico del trasporto.
Il ragazzo – la cui prognosi resta sempre riservata – in queste settimane è stato per un mese in coma farmacologico e ha subito numerosi interventi chirurgici, sempre sostenuto dai genitori Biagio e Patrizia, trasferitisi a Cesena, e dai tanti amici e “colleghi” studenti del Cassata-Gattapone, giunti in massa sotto l’ospedale per fargli sentire la loro vicinanza anche nel giorno del suo compleanno (nella foto).
Dopo un sospirato ma breve ritorno a casa, Alessio Cacciapuoti dovrà però tornare nuovamente al Centro ustioni per completare il lungo ciclo di cure, prima di dare il via ad un’altrettanta complessa riabilitazione.
Sul fronte indagini, giorni fa è stata depositata la perizia del professor Aldo Romani (incaricato dalla Procura di Perugia) sull’esplosione che ha portato alla morte di Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti, e per la quale sono ci sono quattro indagati.
Secondo Romani lo scoppio – per il quale ancora si fanno molte ipotesi sul possibile innesco – sarebbe stato comunque “inevitabile” per la presenza eccessiva di pentano, un sistema di areazione non adeguato e un uso non proprio corretto delle lavatrici ad ultrasuoni utilizzate per il trattamento della cannabis.