Carlo Ceraso
Da Facebook ad un sito porno per escort. E’ la brutta esperienza che ha vissuto una signora spoletina, ignara di quanto orchestratole alle spalle. Forse proprio a causa del suo lavoro (è infatti molto conosciuta e stimata in città per la sua attività professionale che la porta a contatto con le massime autorità del comprensorio). Qualcuno ha infatti prelevato una foto dal suo profilo di Fb e l’ha inserita in un sito per accompagnatrici, accompagnandola con una breve descrizione del suo corpo, i ‘servizi’ offerti nella propria abitazione e persino il suo numero di cellulare (datole in dotazione dall’amministrazione per cui lavora).
La vicenda – la signora comincia ad avere primi sospetti a gennaio quando riceve le prime telefonate del tipo “ciao carina, dove ti posso raggiungere…”, “ho letto il messaggio, cosa fai in particolare…”etc. Pochi contatti che non insospettiscono più di tanto la malcapitata. Fino a quando riceve un paio di mail, presumibilmente da colleghi di lavoro, che la denigrano per la sua ‘nuova attività’. E’ a questo punto che comincia a navigare in internet fino a fare l’amara scoperta. Il suo volto, l’indirizzo della sua casa e il suo cellulare sono su quel sito.
Le indagini – scatta la denuncia al Commissariato di Spoleto che, coordinato dalla procura della repubblica, comincia ad indagare sulla vicenda. Con l’aiuto della Polizia postale di Perugia si risale dapprima al sito (pare italiano) e subito dopo all’hosting, dove ‘girano’ in pratica tutti i dati informatici. E qui il primo intoppo: il server infatti è ubicato in Romania, non sempre disponibile a fornire certi dati. Il pm spoletino non molla e fa partire una rogatoria internazionale che alla fine di maggio scorso produce i suoi effetti: le autorità romene forniscono ai colleghi perugini l’ip del computer da cui è stato inserito il falso annuncio. Il più è fatto. Intanto gli agenti si assicurano di far togliere ai moderatori del sito il falso annuncio.
A Spoleto – nel giro di pochi giorni la Postale risale al numero di telefono da cui si è connesso il pc e fa una prima, sorprendente sorpresa: quell’utenza appartiene ad un noto studio professionale della città del festival il cui responsabile, vale precisarlo, risulta estraneo alla vicenda. Gli agenti indagano quindi fra i giovani collaboratori del titolare e su uno di questi in particolare si sarebbero incentrati i primi sospetti. Il cerchio non è ancora definitivamente chiuso e, a quanto è dato sapere, non vi sono ancora persone iscritte nel registro degli indagati. Ma per i bene informati è solo questione di ore. La vicenda è destinata probabilmente ad avere forti ripercussioni in città perché la vittima è molto vicina ad alcune associazioni di volontariato e proprio su questo fronte starebbero indagando gli inquirenti: è probabile, infatti, che sia stata una vendetta proprio per la sua attività lavorativa-
Il precedente – non è la prima volta che qualche folle preleva dati personali dai social network sbattendoli poi sui siti più “strani”. Il caso più clamoroso riguardò l’ex sfidante di Barack Obama, John McCain che aveva pubblicato su Twitter una sua foto intento a usare il nuovo iPhone: quello scatto finì su un sito porno per omosessuali, i cui moderatori non avevano riconosciuto il protagonista della foto.
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Esclusivo, spoletina finisce su sito per escort, nel mirino un noto studio professionale
Gio, 28/07/2011 - 12:30