Esche avvelenate, fototrappole per smascherare i responsabili - Tuttoggi.info

Esche avvelenate, fototrappole per smascherare i responsabili

Redazione

Esche avvelenate, fototrappole per smascherare i responsabili

Approvata all'unanimità la mozione di Sassolini (FI) per stroncare il fenomeno
Ven, 01/02/2019 - 14:21

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Il Consiglio comunale di Città di Castello, all’unanimità, ha approvato la mozione di Forza Italia “contro le esche avvelenate, attraverso soluzioni amministrative utili per combattere questo reato anche con strumenti di sorveglianza tecnologica”.

Tre anni fa presentai un odg che denunciava le esche avvelenate, pericolose per animali e bambini. Un anno dopo, riportai la questione e proposi una ricompensa simbolica per chi aiuta a smascherare i responsabili di tali gesti barbari e illegali” ha detto il capogruppo forzista Cesare Sassolini, presentando all’assise tifernate un documento per condannare tale pratica.

Combattiamo insieme questo scellerato crimine, già condannato dal Consiglio nel marzo 2017 ma senza taglia sui colpevoli. Dopo 3 anni è tutto come prima. L’assessore all’Ambiente propose campagne di informazioni e convegni, mai organizzati, nonostante l’allarme esche avvelenate cresca e continui ad uccidere animali in tutto il comprensorio, anche in quartieri abitati come La Tina e le Graticole. Per questo ripropongo di dare 100 euro, anche di tasca mia, a chi contribuisca a stroncare questo reato, incivile e inaccettabile. Diciamo a cittadini che tutti vogliamo combattere tale fenomeno

Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, ha detto “di condividere lo spirito e la condanna. Suggerisco non una taglia con risorse pubbliche ma soluzioni per contrastare tale reato. Recentemente sono state acquistate le fototrappole, che saranno utilizzate in senso mobile. Alcune sono state comprate da Sogepu, altre da Auri, per il contrasto al rifiuto selvaggio e delle esche avvelenate. Condivido, i privati sono liberi di mettere ricompense”.

Tavernelli (Pd) ha parlato di “sensibilità comune, il deterrente non è la taglia ma il controllo del territorio e un’educazione, perché probabilmente l’emulazione e la poca informazione non aiutano. La taglia non stimola a denunciare”. Rigucci (Lega) ha detto che “molte volte succedono delle rivendicazioni e il vicino invece di denunciare una gestione non corretta degli animali reagisce in eccesso. Altre volte accade durante la stagione dei tartufi o della caccia, quando i cani fanno la differenza. Educhiamo le persone”. Bucci (Castello Cambia) ha detto di “apprezzare la sensibilità di Sassolini, usiamo la tecnologia e applichiamo le normative, che sono compito dei vigili, e il controllo per la gestione degli animali. Alcune norme vengono eluse dai proprietari. Se si toglie la taglia, voto a favore”. Nella replica Sassolini ha accolto la proposta di togliere il passaggio sulla taglia: “Ben vengano fototrappole e altri dispositivi che aiutino a prendere i colpevoli”.

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