Iniziano domani gli esami di maturità 2020. E scendono in campo anche le forze dell’ordine per verificare il rispetto della normativa relativa al Coronavirus.
Oggi, nei locali della Prefettura di Perugia, la riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica. Presieduto dal prefetto, Claudio Sgaraglia, ha visto la partecipazione, oltre che dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, anche della Direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, Antonella Iunti, dell’Assessore Luca Merli del Comune di Perugia e della rappresentante della Provincia di Perugia.
Nel corso della riunione è stato attentamente verificato l’approntamento delle misure di sicurezza, previste nel relativo documento tecnico, da applicarsi nei plessi scolastici provinciali interessati dallo svolgimento dell’imminente esame di maturità.
Dopo la sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado in conseguenza dell’emergenza sanitaria connessa alla pandemia da Covid-19, da domani si ritorna nelle aule per l’espletamento dell’esame di stato del corrente anno scolastico, consistente nella prova orale in presenza dei candidati.
Al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza sia degli studenti che del personale scolastico (docente e non docente), durante il suo svolgimento, troveranno applicazione le misure precauzionali, di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, finalizzate prioritariamente a contenere il rischio di diffusione del virus e, quindi, volte a evitare possibili assembramenti, a garantire un adeguato distanziamento interpersonale nonché l’utilizzo di DPI.
In seno al presente Comitato, sono stati, quindi, disposti mirati servizi di vigilanza e controllo presso gli Istituti scolastici interessati, da parte delle Forze dell’Ordine.
Nell’occasione si è proceduto, inoltre, anche ad un primo vaglio delle attività preliminari di organizzazione relative al riavvio delle attività del prossimo anno scolastico.
Il Prefetto Sgaraglia ha espresso un sincero augurio ai candidati all’esame di stato, nelle scuole secondarie di secondo grado, encomiando i molti giovani che hanno tenuto comportamenti responsabili e, che hanno dato, quindi, prova di maturità nel corso di questa difficile contingenza storica sociale.