In apertura dell'assemblea del consiglio regionale di oggi, il presidente Eros Brega ha ribadito la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati dalla procura della repubblica di Terni. Già il suo avvocato, Manlio Morcella, con una lunga e dettagliata nota aveva nei giorni scorsi precisato la posizione del suo assistito riguardo le accuse di peculato, falso e concussione.
“Qualora dovessi essere rinviato a giudizio – ha detto Brega – rassegnerei subito le mie dimissioni da presidente, in ossequio alla buona e sana politica”.
Eros Brega ha poi precisato che “alcuni sostengono che io abbia appreso la notizia della richiesta di rinvio a giudizio il 14 novembre, 2 giorni prima della mia rielezione. Tale documento è invece arrivata il 4 dicembre in tarda serata e per mezzo di fax all'ufficio del mio legale”.
Brega si è poi rivolto ai consiglieri del Pdl e della Lega Nord: “Nel ribadire la mia totale estraneità ai fatti mi rivolgo soprattutto a tutti coloro che hanno commentato la notizia della richiesta di rinvio a giudizio in modo politicamente e umanamente scorretto. Se dovessi essere rinviato a giudizio rassegnerei subito le dimissioni”.
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