Aggiornamento al 14 novembre – “In relazione a polemiche sorte su presunti mancati inviti alla cerimonia di commemorazione delle vittime militari e civili nel giorno delle stragi di Kindu e Nassiriya, il Comune precisa che tutta la cittadinanza è stata invitata sia con appositi manifesti, il primo dei quali affisso nella bacheca comunale, sia con notizia data a mezzo stampa”. Lo evidenzia in una nota il Comune di Spoleto.
“Noi non dimentichiamo questi eroi, uomini che avevano come missione quella di aiutare i civili a risollevarsi da conflitti e guerre e a portare il segno di una solidarietà profonda alle popolazioni”: così il Sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis intervenuto stamani in occasione delle celebrazioni per la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili in missioni internazionali di pace.
Di fronte al Monumento ai caduti di Nassiriya – presenti i rappresentanti delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, della Giunta, del Consiglio Comunale, di alcune associazioni della città e di un gruppetto di studenti del Liceo Scientifico – è stata deposta una corona di alloro cui ha fatto seguito la Resa degli Onori da parte di una schierante in Armi del 2° Battaglione Granatieri “Cengio”.
Oltre a sottolineare la ricorrenza del 15° anniversario della strage di Nassiriya, il Sindaco de Augustinis – che ha reso gli onori insieme al Comandante dello Stabilimento Militare di Baiano Colonello Alessandro Primavilla – ha ricordato come “il 12 novembre si possa definire la giornata degli eroi militari caduti in missione di pace nel nostro dopoguerra. Anche nel 1961 morirono, trucidati da ribelli congolesi, i nostri avieri a Kindu [nella Repubblica Democratica del Congo]. Furono uccisi barbaramente, durante una missione per ristabilire la pace, in un territorio particolarmente martoriato”.
“Il 12 novembre ci permette ancora una volta –ha detto il Sindaco – di essere riconoscenti a coloro che si sono sacrificati per portare il nome della civiltà nel mondo, in un quadro sempre più globale e che richiede sempre più l’integrazione e non certo manifestazioni di aggressione o di violenza. Le nostre Forze Armate sono in prima linea, le abbiamo celebrate il 4 novembre, le celebriamo anche oggi nel ricordo commosso di quelli che sono caduti. Un ringraziamento e una riconoscenza profonda vanno a questi ragazzi e anche alle loro famiglie con la consapevolezza che questi sacrifici sono serviti a migliorare il livello di civiltà in un mondo nel quale siamo e vorremmo continuare ad essere, improntato alla democrazia e alla libertà”.
I Cento Comuni ricorda i caduti
Nel tardo pomeriggio di oggi si è tenuto un secondo momento di raccoglimento. Ad organizzarlo l’Associazione “I Cento Comuni” del presidente Manrico Profili, la onlus che nel 2012 donò alla città il monumento realizzato dal maestro Settimio Catoni, presente anche lui quest’oggi.
Con gli associati anche Don Paolo che ha letto una preghiera per i Caduti in missione di pace e impartito una benedizione. Il presidente Profili ha deposto subito dopo un mazzo di fiori dai colori del tricolore. L’associazione, a quanto trapela, non sarebbe stata invitata alla cerimonia odierna del Comune ed ha così deciso di onorare in un altro momento della giornata le vittime delle Forze armate.
Aggiornamento alle 11 del 13 novembre – A confermare il mancato invito alla cerimonia di ieri mattina è in una nota la stessa associazione “I Cento Comuni”.
“L’Associazione culturale “I Cento Comuni, mantenendo fede al proprio statuto e allo spirito che ne ha sempre caratterizzato le attività di promozione del territorio, nel pomeriggio del 12 novembre, come da tradizione ha reso il proprio omaggio ai Caduti Militari e Civile nelle missioni internazionali di pace. Quest’anno, il momento di raccoglimento, contrariamente a quanto avveniva negli anni passati, ha avuto luogo, volutamente al crepuscolo, poiché qualcuno ha ritenuto di non invitarci alla commemorazione ufficiale. A riguardo, occorre ricordare che l’Associazione “I Cento Comuni” nel 2012 ha donato il monumento ideato dal M° S. Catoni, alla Città di Spoleto, affinché chiunque potesse riflettere e rendere il giusto tributo ai Militari e ai Civili morti per servire, ognuno nel proprio ambito la Patria.
In questi anni, abbiamo condiviso questo momento con le massime Istituzioni Civili e Militari, regionali e cittadine, ci siamo raccolti insieme alle Associazioni di Protezione Civile, alle Associazioni d’Arma, ai comuni cittadini e ai tanti ragazzi delle scuole. In due occasioni, anche la M.O.V.M. Gianfranco PAGLIA, membro onorario dell’Associazione “I Cento Comuni” ha reso omaggio ai nuovi Eroi, meno fortunati che, come si usa dire, sono andati avanti nell’adempimento del proprio dovere. Certamente non avremmo mai pensato che, chi dice di non dimenticare, potesse venire meno alle regole di concordia e coraggio insite in un momento di raccoglimento, ci dispiace dover constatare ciò”.