Stava compiendo uno dei suoi soliti viaggi per piazzare la droga sul territorio spoletino. Ma stavolta, all’ingresso sud di Spoleto ha trovato ad attenderlo i carabinieri del nucelo operativo e radiomobile di Spoleto. Termina così la nuova ‘avventura’ criminosa dello spoletino Sandro Plini, già noto alle forze dell’ordine per essersi macchiato di uno dei delitti di cui ancora si parla sul territorio: l’omicidio di un tassista di Foligno, ritrovato morto nelle montagne circostanti. Era il 1991 e Plini era appena ventenne. Dal carcere era uscito poco più di un anno fa, pare beneficiando dell'indulto, decidendo di trasferirsi a Terni. Gli inquirenti sostengono che avrebbe provato a reinserirsi nella vita civile, ma senza successo. E’ cominciata così la sua attività di spaccio di hashish, proprio nelle sua città natale. Intorno alle 17 di ieri, dicevamo, la sua autovettura è stata fermata nei pressi dello svincolo di Pompagnano. Dalla perquisizione sono saltati fuori due panetti di hashish da 100 grammi di ciascuno. Tanto bastava per convincere i militari ad eseguire un sopralluogo anche nella sua abitazione dove, nascosti in una vetrina da cucina, son saltati fuori altri 15 panetti (tutti da 1 etto ciascuno di droga) e un bilancino elettronico. L’uomo a quel punto è stato immediatamente trasferito al supercarcere di Maiano a disposizione del procuratore capo Gianfranco Riggio.
Gli uomini del capitano Megna e del tenente Telese sono convinti di aver stroncato uno dei canali più importanti di rifornimento di hashish. Plini infatti era solito spacciare la droga sia nel centro di Spoleto, sia nella immediata periferia.
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(modificato alle ore 18.36)