Emergenza casa: Dalla Regione un milione e mezzo e 300 case per gli sfrattati incolpevoli - Tuttoggi.info

Emergenza casa: Dalla Regione un milione e mezzo e 300 case per gli sfrattati incolpevoli

Redazione

Emergenza casa: Dalla Regione un milione e mezzo e 300 case per gli sfrattati incolpevoli

Ven, 02/08/2013 - 00:02

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Reperire sul mercato “almeno 300 alloggi a canone concordato” per fare fronte agli sfratti subiti dalle famiglie per cause non dipendenti dalla loro volontà. L’assessore alle Politiche abitative Stefano Vinti, oggi a Palazzo Donini ha illustrato la delibera della Giunta che ha previsto la concessione di un contributo per agevolare il reperimento di nuovi alloggi da destinare alle famiglie.

“Con questo provvedimento – ha spiegato Vinti – vogliamo favorire nuove soluzioni alloggiative adeguate per quei nuclei familiari che sono in possesso di sfratto esecutivo per morosità incolpevole, e cioè coloro che, titolari di un contratto di locazione pluriennale regolarmente registrato e relativo ad un' unità abitativa ad uso residenziale, devono lasciare l'abitazione a seguito di provvedimento esecutivo. Abbiamo destinato un milione e mezzo di euro per agevolare l'incontro della domanda e dell'offerta sul mercato privato della locazione, mediante contributi ed incentivi ai proprietari che mettono a disposizione alloggi liberi. Contiamo di reperire sul mercato almeno trecento alloggi a canone concordato”.
“E' ormai sotto gli occhi di tutti – ha dichiarato ancora Vinti – come queste situazioni di disagio siano sempre più frequenti, tanto da divenire un’ emergenza sociale. L'aggravarsi ed il prolungarsi della crisi occupazionale, che si registra ormai da anni anche in Umbria, sta comportando una generalizzata e crescente condizione di impoverimento delle famiglie, che, di conseguenza, non sono più in grado di sostenere l'onere delle locazioni sul mercato privato. Una recente indagine del ministero degli Interni e dall'Istat ci ha rivelato che la Provincia di Perugia, nel 2012, era al decimo posto in Italia con 984 esecuzioni di sfratto e nel 2013 si rischia di superare i 1.300 possibili sfratti. Di questi circa il 90% sono sfratti incolpevoli. Preoccupante per l'Umbria è anche l'indice della sofferenza abitativa visto che in provincia di Perugia si rileva in media una sentenza di sfratto ogni 56 famiglie ed in provincia di Terni addirittura una ogni 50. L'emarginazione non è più rappresentata dalle categorie tradizionalmente svantaggiate, lavoratori precari o extracomunitari, ma anche da coloro che perdono la sicurezza di un lavoro stabile e si trovano improvvisamente in estrema difficoltà nel condurre normali condizioni di vita. In questo contesto sarebbe necessario che il Governo procedesse ad una sospensione degli sfratti esecutivi. In assenza di questi provvedimenti, la Giunta regionale ha cercato soluzioni alternative, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di alloggi di proprietà privata attraverso un sostegno economico e può così consentire un più rapido superamento della condizione di emergenza abitativa”.

Ecco come funziona. Gli alloggi disponibili per la locazione saranno individuati dall'Ater con un bando pubblico a livello regionale e rivolto ai proprietari privati di alloggi liberi. Nei 75 giorni della pubblicazione, gli interessati potranno offrire la disponibilità di alloggi indicando ubicazione, dimensione, dati catastali, anno di costruzione, possesso delle certificazioni di legge ed entità del canone di locazione richiesto che comunque dovrà essere “concordato”. L'Ater predisporrà elenchi degli alloggi disponibili in ciascun Comune. I contributi hanno la finalità di integrare il canone di locazione che deve essere corrisposto per il nuovo alloggio, sino all'eventuale miglioramento della capacità reddituale del nucleo familiare e per un massimo di 24 mesi. Trascorsi 30 giorni dall'emanazione dei bandi per il reperimento degli alloggi, l'Ater emanerà un bando pubblico livello regionale, per individuare i nuclei familiari beneficiari, in possesso cioè di provvedimento di sfratto per “morosità incolpevole”. Il provvedimento di sfratto deve essere stato pronunciato in seguito ad una inadempienza nei pagamenti di almeno sei mesi, dipendente esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, a causa di licenziamento, (escluso quello per giustificato motivo e per dimissioni); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito. La graduatoria dei beneficiari sarà formulata dall'Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono stati costretti a rilasciare l'alloggio a seguito dell'esecuzione di un provvedimento dell’ autorità giudiziaria fino ai nuclei familiari in possesso di semplice avviso di rilascio. Nell'ambito di ciascuna delle suddette categorie le domande sono collocate in graduatoria sulla base del reddito Isee dell'anno 2012 e della composizione del nucleo familiare. Gli affittuari saranno chiamati dall'Ater regionale a scegliere gli alloggi a disposizione seguendo l'ordine di graduatoria. Gli alloggi, ricompresi negli elenchi predisposti per ciascun Comune, saranno proposti tenendo conto della grandezza idonea alla consistenza del nucleo familiare. Il contributo, che verrà erogato al proprietario, non potrà superare i 200 euro mensili, per un periodo massimo di 24 mesi e sono previsti due 'bonus' di 200 euro per i proprietari che concordano un canone minimo e altri 200 euro per gli affittuari se il costo dell'affitto è superiore al quindici per cento del reddito dichiarato.

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