Elezioni, Vince Spoleto candida Brunini / "Il buco? Il più creato da questa giunta" / Ft - Tuttoggi.info

Elezioni, Vince Spoleto candida Brunini / “Il buco? Il più creato da questa giunta” / Ft

Redazione

Elezioni, Vince Spoleto candida Brunini / “Il buco? Il più creato da questa giunta” / Ft

Sab, 15/03/2014 - 19:42

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Carlo Ceraso

Più che una conferenza stampa, un comizio. Vince Spoleto rompe gli indugi e ufficializza la sua corsa alle prossime elezioni amministrative. Se in solitario o in coalizione si scoprirà solo nel prossimo futuro. Di certo c’è che il candidato sindaco sarà Massimo Brunini, già primo cittadino dal 1999 al 2009, l’unico rimasto in sella per due mandati consecutivi. L'incontro nella sede di Vicolo del forno, tiepidamente riscaldata da una stufa a fungo.

“One man show” – l'ex sindaco ha parlato per una buona mezz’ora di fronte alla stampa e ad una ventina di sostenitori, sottolineando di aver finito la sua esperienza con il 70% di consensi e oggi si assume la responsabilità, che gli verrebbe imputata dai suoi stessi seguaci, di aver individuato come suo successore la “persona sbagliata”. Cioè il sindaco uscente Daniele Benedetti, con il quale, per la cronaca, aveva collaborato per ben 8 anni, chiamandolo in giunta prima come assessore al sociale, poi per 5 quale suo vice. Possibile che non se ne sia mai accorto? Brunini in realtà sa giocare le sue carte e non rinuncia neanche ai colpi bassi, fra 'detto e non detto', per ufficializzare la nuova campagna elettorale che, fra le vie e i vicoli della città, ha già cominciato da tempo. Sarà forse per questo che per buona parte della conferenza ha preferito rivolgere lo sguardo ai suoi sostenitori che ai giornalisti che gi erano davanti.

“La politica spoletina è impantanata come non mai – ha detto –, avverto l’esigenza di riunire le forze positive della città per ridarle un futuro attraverso il sacrificio e l’impegno quotidiano. In passato venivo a volte considerato arrogante ma quando andavo in Regione mi facevo sentire. Da quando non ci sono più io, Spoleto ha perso un mare di finanziamenti, ecco perché quando torneremo noi – continua ostentando una invidiabile sicurezza – la prima cosa che faremo sarà pretendere quanto ci spetta, a cominciare dai 15 milioni per l’anfiteatro”. Al centro del suo discorso la necessità, a partire dal giorno dopo le elezioni, di rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene di Spoleto, andando a verificare tutte quelle voci “poco chiare” nel bilancio ordinario del comune.

“Nostro percorso strumentalizzato” – E meno male che il coinvolgimento di Brunini doveva limitarsi ad un appoggio esterno al movimento. Ma a giustificare la discesa in campo dell'ex leader maximo corre in suo aiuto Francesco Tabano, manager aziendale e fra i referenti della lista civica: “è stata l’evoluzione in negativo della politica cittadina a suggerirci di far diventare Vince Spoleto una lista civica. Da lì abbiamo insistito con Massimo (Brunini, ndr) affinchè ci rappresentasse. Non è vero, come sostiene qualcuno strumentalizzando il nostro percorso, che quella di non uscire subito allo scoperto era una strategia legata agli equilibri di forza col PD”. Il copione che vede Brunini attore protagonista, sembra lo stesso degli ultimi 20 anni della sua carriera politica: non è mai lui a volersi candidare, sono gli altri a chiederglielo. Fu così 20 anni fa per la presidenza della Comunità montana, idem per la candidatura a sindaco nel 1999.

Tabano ha parlato a lungo, lasciando di fatto poco spazio al presidente Nino Montanari e a Luca Paolucci, che con lui e Brunini condividevano il “proscenio”. A suo modo di vedere “se ad oggi non c’è la possibilità di ripresentare il sindaco uscente e si parla di discontinuità, è il PD stesso che sta decretando l’insuccesso dell’esperienza Benedetti. Questo mette sotto una nuova luce l’esperienza che stiamo portando avanti ormai da un anno e che punta a far uscire dalla crisi Spoleto con proposte condivise che creino benefici duraturi per i cittadini”.

Bocciato il piano di rientro – “Ecco perché – ha sottolineato Tabano, che per fisico e postura ricorda l'ex direttore generale Cerquiglini – disconosciamo in maniera completa il Piano di rientro messo a punto dell’amministrazione per ripianare il buco di bilancio, elaborato per pescare ancora una volta dalle tasche dei cittadini. Sarà uno dei punti più urgenti da modificare dopo le elezioni”. Proviamo a chiedere dove Vince Spoleto pensa di trovare i soldi necessari a ripianare la parte corrente prevista per questo 2014, ma la risposta è vaga e poco convincente: “dai progetti di sviluppo che creeranno nuova occupazione e nuove entrate” rispondono i vertici del movimento. Brunini, che interviene per togliere d'impaccio i suoi, dice che una parte fondamentale dovrà rientrare dai proventi della Tarsu. “Comunque più soldi otteniamo dagli enti sovra comunali, più possibilità abbiamo di risanare il bilancio – ha affermato l’ex sindaco – d’altronde il buco ha cominciato ad allargarsi quando sono finiti i soldi che abbiamo lasciato noi”.

Buco, colpa attuale Giunta – Ma è andata proprio così? Tuttoggi ha provato a chiedere anche questo, visto che nella riunione dell’11 gennaio proprio Francesco Tabano e Luca Paolucci avevano dichiarato di poter fare luce sulle effettive responsabilità del disavanzo dal momento che avevano “le carte”. In realtà, hanno risposto oggi i due, “non siamo nelle condizioni di poter imputare con certezza tutte le responsabilità all’attuale amministrazione, ma abbiamo comunque individuato evidenti stonature relative agli ultimi 5 anni di esercizio, la parte più grande del 'buco' è opera dell'ultima amministrazione”. Una ricostruzione un po’ vaga, su cui Vince Spoleto aggiunge di non volersi “in alcun modo sostituire agli organi competenti”. Affermazioni comunque pesanti che potrebbero riservare nuovi clamorosi sviluppi nella querelle a distanza fra Brunini e i vertici e amministratori del piddì (al quale il primo è ancora iscritto).

Il gioco delle alleanze – Partire da un progetto politico e da un programma condiviso prima ancora di proporre nomi è il “dogma” di Vince Spoleto, che interloquisce quotidianamente con le altre liste civiche convergendo su molti dei punti chiave. “Non c’è nessuna chiusura da parte nostra al dialogo con le altre forze politiche, anzi, abbiamo già detto di essere disposti a fare un passo indietro in nome di un progetto condiviso e di un candidato forte – ha dichiarato Tabano-. E’ la reticenza dei partiti più grandi a confrontarsi in modo aperto e sincero che ci lascia perplessi”. Nessun problema, quindi, a sedersi intorno ad un tavolo con Dante Andrea Rossi se quest’ultimo, dopo le 48 ore chieste per sciogliere la riserva sulla propria candidatura, chiamerà Vince Spoleto. “Certo – chiosa Tabano – sentir parlare così tanto di discontinuità e poi ritrovarsi a dialogare con chi è già stato amministratore a Spoleto e ora fa il segretario provinciale suona un po’ strano”. Sarà per questo che Brunini & Co., a dir loro, hanno mantenuto i contatti con la segreteria regionale, ritenendo quella “cittadina priva di autorità”. E' ancora Tabano a far intuire che in mattinata un colloquio telefonico Brunini l'ha avuto, peccato che quest'ultimo non abbia voluto dire con chi. Anche se fonti dei democratici sostengono che a fare lo squillo sia stato proprio il segretario provinciale e candidato in pectore Dante Andrea Rossi.

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(modificato alle 21,41)

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