Una tornata elettorale destinata a far storia in Umbria, fortino rosso e uno degli ultimi baluardi che resistevano all’onda d’urto della Lega è stato spazzato via dalla coppia Salvini-Tesei. Una percentuale di preferenze vicina al 60% (57,55 il dato ufficiale) che non lascia dubbi sull’orientamento politico degli umbri e dei ternani.
La città di Terni aveva già premiato il sindaco leghista Leonardo Latini nell’ultima tornata di elezioni Comunali e, alle Regionali, ha confermato che il trend verso destra è ancora vivo.
Elezioni: il nuovo Consiglio regionale e gli esclusi
Già dai primi minuti dopo la chiusura del voto, nel quartier generale della Lega di piazza della Repubblica, vivo e vibrante di frenetico andirivieni di persone, si respirava un’aria grande ottimismo e fiducia, confermati e alimentati dalla proiezioni dei primi exit poll.
L’immagine forse più emblematica di queste elezioni è invece quella della sala vuota della Federazione del Pd di via Mazzini, mai così ‘buia’ e abbandonata a se stessa. Fabio Paparelli e Gianluca Rossi hanno vissuto con lacerazione l’esito dello spoglio, abbandonati dall’elettorato storico e ‘traditi’ da quello potenziale che avrebbe dovuto portare in dote l’alleanza con i 5 Stelle che, invece, si è dimostrata fatale per entrambi gli schieramenti politici. Non che sarebbe cambiato molto se non ci fosse stato ‘il patto anti-Lega’, ma se questo doveva essere un riscontro di fiducia nel Governo, è indubbio che anche a livello nazionale ci saranno delle ripercussioni.
A Terni la Lega si conferma una ‘ruspa’ che, con il 40% delle preferenze, fagocita gli alleati Fratelli d’Italia e Forza Italia, che si attestano rispettivamente intorno al 9% e al 4%.
Il Pd è intorno al 20%, mentre il M5S all’11%; i partiti di sinistra a stento raggiungono l’1%.
Trionfo, non solo nel ternano ma in generale in Umbria, per l’assessore comunale Valeria Alessandrini: con 4.942 preferenze è la donna leghista più votata a livello regionale. Per lei un posto a Palazzo Cesaroni è assicurato. Sempre in casa Lega, non ce la fa invece (ma è il primo dei non eletti) l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche (3.570), Meglio di lui hanno fatto il sindaco di Attigliano Daniele Nicchi (4.107) e Daniele Carissimi (3.719): loro, invece, uno scranno in consiglio regionale lo avranno. Penultimo tra i votati della lista, infine, il vicepresidente del Consiglio comunale Devid Maggiora 1.263
Per Fratelli d’Italia la donna più votata è la coordinatrice provinciale ternana Eleonora Pace, 3.916 voti. Appena 1.339 voti, che non gli valgono la riconferma in consiglio regionale, per Emanuele Fiorini.
Non entra per un soffio in consiglio regionale il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, che con 1.852 preferenze è la donna più votata di Forza Italia. Appena 917 preferenze invece per l’assessore ternano Stefano Fatale.
Entra in consiglio regionale, e probabilmente anche nella nuova Giunta, il sindaco di Scheggino, la ternana Paola Agabiti in Urbani (3.110 preferenze), a capo della lista Tesei presidente.
Tra le fila dell’opposizione troveremo il presidente facente funzione uscente della Giunta regionale, Fabio Paparelli, terzo nella lista Pd, con 3.846 preferenze. Altro ternano a Palazzo Cesaroni sarà Thomas De Luca per il M5s (2.527). Tra i pentastellati la prima dei non eletti è un’altra ternana, Angelica Trenta (1.919), mentre l’orvietana Lucia Vergaglia si ferma appena a 322 voti.
BIANCONI VINCENZO (20.224 voti) – 38,20%
RICCI CLAUDIO (878 voti) – 1,66%
CAMUZZI EMILIANO (692 voti) – 1,31%
RUBICONDI ROSSANO (447 voti) – 0,84%
CARLETTI MARTINA (113 voti) – 0,22%
PAPPALARDO ANTONIO (72 voti) – 0,14%
CIRILLO GIUSEPPE (52 voti) – 0,10%
LEGA 20.582 voti – 40,88%
FRATELLI D’ITALIA 4.920 voti – 9,77
FORZA ITALIA 2.331 voti – 4,63
TESEI PRESIDENTE 1.032 voti – 2,05
UMBRIA CIVICA 715 voti – 1,42
MOVIMENTO 5 STELLE 5.571 voti – 11,06
BIANCONI PER L’UMBRIA 1.397 voti – 2,77
SINISTRA CIVICA VERDE 808 voti – 1,60
RICCI PRESIDENTE 552 voti – 1,10
ITALIA CIVICA 103 voti – 0,20
PROPOSTA UMBRIA 78 voti – 0,16
POTERE AL POPOLO 338 voti – 0,67
PARTITO COMUNISTA ITALIANO 260 voti – 0,52
PARTITO COMUNISTA 424 voti – 0,84
GILET ARANCIONI 72 – 0,14
PARTITO DELLE BUONE MANIERE 52 voti – 0,1