Si avvicina l’appuntamento elettorale di maggio e gli schieramenti sono alle prese con le lotte interne alle coalizione che, al momento, sono il dato politico più rilevante degli ultimi giorno della politica ternana. Lo strappo Pd-M5S e la bagarre tra FdI e Lega tengono banco nel centrosinistra e nel centrodestra, lasciando, però, un ‘vuoto’ a livello di programmi elettorali da presentare ai cittadini. Sulla questione programmi, TO, ha provato a sollecitare varie forze politiche e, al momento, i meglio organizzati sembrano i dem e la Lega. I dem perché avevano un programma già pronto a gennaio con tanto di ‘mea culpa’ sugli errori del passato, la Lega perché segue le linee del Dup già elaborato a inizio mandato dal sindaco Latini. La premessa contenuta nel documento programmatico del Pd assume un valore di particolare rilevanza, viste le ‘fallimentari’ esperienze di governo delle ultime due giunte Di Girolamo: “Il Partito Democratico di Terni – si legge nel documento – preso atto degli errori commessi, ha intrapreso un’opera di analisi politica e di ristrutturazione interna finalizzate al riappropriarsi di quella lungimiranza ed efficienza che, agli occhi di molti, avevamo perso nella mera conservazione di un potere che, oggi, non esiste più. Abbiamo quindi cercato di porre sul tavolo tutte le problematiche che ci sono state sottoposte cercando di attuare un radicale cambio di passo a tutti i livelli. Questo ci ha spronato a cercare di delineare nuove risposte e a ricominciare tutti insieme a fare ciò che sappiamo ancora fare meglio, cioè entrare in empatia con le persone e costruire percorsi virtuosi con un unico obiettivo: il benessere dei nostri concittadini.
Il segretario del circolo Pd “Ferriera” e coordinatore del programma per le amministrative, Leonardo Patalocco, interpellato da TO, ha fatto il punto per quanto riguarda il Pd: “I protagonisti principali del dibattito pubblico sono sempre più spesso candidati, coalizione, accordi e tavoli di confronto ma dai cittadini si leva sempre più spesso una voce che rimprovera alle classi politiche locali di non confrontarsi invece sulle questioni che riguardano il futuro della loro città, i famosi programmi che aiutino a comprendere dove si vuole portare Terni da qui ai prossimi 5 anni, quando e come. Il Partito Democratico, consapevole che la grande questione dei prossimi anni invece sarà proprio questa, ha già tracciato delle linee programmatiche molto chiare che ha presentato alla cittadinanza e alla stampa il 7 Gennaio 2023, prima forza politica a mettere a disposizione di tutte le altre realtà sociali, politiche e culturali della città tale documento con un unico obiettivo: costruire un progetto condiviso”.
Il programma per le amministrative 2023 del Pd si articola su 5 punti fondamentali, vediamo quali. Al primo posto del programma del Pd c’è la 1.“Rivoluzione verde: transizione ecologica e ambiente”, rispetto alla quale il Pd propone lo sviluppo industriale sostenibile della città; un piano di riforestazione e rinaturalizzazione urbana e territoriale, lo sviluppo filiera idrogeno verde e fonti rinnovabili; la creazione di una rete di comunità energetiche rinnovabili; un distretto della chimica integrato per le bioplastiche e recupero materiali di scarto; un piano di mobilità sostenibile sul modello Smart City; la strategia rifiuti “zero”, raccolta differenziata, economia circolare. 2. Il secondo punto riguarda La “Digitalizzazione, innovazione, infrastrutture e servizi”. Il progetto politico del Pd prevede la creazione di un sistema integrato intercomunale e asse tra i due mari; il suo ruolo in Umbria; la localizzazione dei poli di eccellenza regionale; completamento infrastrutture e piastra logistica; il progetto Terni Smart Land integrata – la comunità abilitante; ridisegno delle funzioni della città: centro, periferie e antichi borghi; piano di recupero e riutilizzo dell’edificato esistente di concerto con Ater, Provincia e Regione. 3. Al terzo punto sono state inserite le “Politiche per il lavoro” che, secondo la visione dem, vedono al centro il Comune di Terni come promotore di nuove opportunità connesse alla transizione per lo sviluppo sostenibile; punto di raccordo tra pubblico e privato; luogo della concertazione tra gli attori del mondo del lavoro, precariato; ambasciatore del territorio
Altri due punti al centro del programma del Pd sono la Salute e l’Istruzione. Per quanto riguarda la 4. Salute il Pd propone un ruolo per l’ospedale di Terni come ospedale ad alta specialità; un nuovo ospedale di Terni realizzato con fondi pubblici; l’innovazione tecnologica e telemedicina; il rilancio medicina territoriale di prossimità; combattere la riduzione dei distretti sanitari; dare priorità alla sanità pubblica e ruolo complementare della sanità privata. Per quanto riguarda l’ 5. Istruzione, invece, il Pd prevede la realizzazione di una comunità educante inclusiva; plessi scolastici aperti alla collettività: collaborazione scuola/famiglia; sostegno al riorientamento della scuola pubblica verso la sostenibilità climatica e sociale; l’università perno dell’innovazione e dello sviluppo integrato con il tessuto produttivo della città.
Per quanto concerne le 6. Politiche Giovanili, il programma prevede un nuovo modello di partecipazione: municipi e consigli di quartiere; sostegno alle nuove forme e strumenti della partecipazione democratica; i quartieri punti di riferimento per la rigenerazione urbanistica e sociale; un approccio multidisciplinare: rete sociale, anziani, disabili, giovani; associazionismo, centri sociali e sussidiarietà; parità di genere e contrasto alla violenza sulle donne; un tavolo sulla sicurezza. Sul 7. Commercio si punta alla valorizzazione degli esercizi di vicinato; alle zone a valore diversificato (ZVD) e Zone pedonali urbane (ZPU); sugli sconti IMU per locali concessi in affitto calmierato e la creazione di un polo fieristico per la città.
L’ultimo punto del programma, forse il meno curato e ampio (ci si aspettava di più soprattutto per le politiche culturali e dello sport, categorie che avrebbero meritato dei punti dedicati), riguarda la 8. Cultura, il turismo e lo sport, rispetto al quale si prevede la promozione di manifestazioni e eventi legati alla storia e alle correnti culturali contemporanee; la costruzione di nuovi impianti sportivi ecosostenibili, valorizzazione dello sport naturalistico; sinergie con enti di promozione sportiva e associazioni sportive; una rete turistica strutturale integrata: borghi, archeologia, prodotti tipici, patrimonio naturalistico e
industriale, sport; Cultura: il pubblico, le filiere culturali e il rapporto tra Amministrazione e istituzioni culturali.