“I nomi verranno fatti domenica, per evitare che qualcuno degli esclusi possa candidarsi altrove” ci aveva avvertito un esponente di lungo corso del centrodestra. E così è stato. Visto anche quanto avvenuto nel Pd, che ha anticipato di una settimana l’ufficializzazione delle proprie liste al termine dell’infuocata Direzione di Ferragosto, ma ha poi perso la consigliera regionale Donatella Porzi, schierata col Terzo polo. Dove ritrova, insieme all’altro ex consigliere dem Giacomo Leonelli, anche Carla Casciari, approdata nella cordata Calenda-Renzi tramite i civici di Fora in un patto federativo con Iv.
Le scelte più difficili sono in casa Fratelli d’Italia, il partito che i sondaggi danno in maggioranza relativa. E che in Umbria si gioca con il Pd, confidando in un crollo della Lega, il nono posto per Roma. Gli altri 8, sondaggi alla mano, sono infatti già appaltati, nel combinato disposto tra riduzione dei parlamentari, legge elettorale che dà pieno potere alle segreterie e sondaggi.
Come temevano gli esponenti locali, FdI catapulta in Umbria due big nazionali. Uno, molto probabilmente, è l’ex ministro Antonio Guidi, che sarà schierato all’uninominale per il Senato. Un ritorno sicuro, questa volta, per lui in Umbria, dopo la candidatura di servizio del 2018.
Posti sicuri anche per le riconferme di Franco Zaffini (capolista al Senato) ed Emanuele Prisco (alla Camera). Dietro di lui, anche lei arrivata da fuori regione (la Toscana), la vice coordinatrice nazionale dei giovani del partito Chiara La Porta. Per lei una doppia candidatura, con la possibilità, nel caso in cui FdI prenda nella lista della Camera il suo quarto parlamentare con il gioco dei resti, di lasciare dunque il posto umbro a Marco Squarta, che la segue in lista.
Quarto posto per Eleonora Pace, candidata però in in Campania al secondo posto, considerato blindato. Con Michela Sciurpa (e forse non solo lei se il partito riuscirà a fare il pieno di voti) che si appresta a entrare in Consiglio regionale.
In lista anche l’assessore di Perugia Margherita Scoccia.
I candidati saranno ufficializzati lunedì mattina nell’Opificio Fratelli d’Italia, a Perugia, alle 12.
Un’ora prima aprirà le danze la Lega, che aveva chiuso il cerchio in anticipo. Con il segretario Virgilio Caparvi che aveva già firmato per la candidatura all’uninominale per la Camera nel collegio dell’Umbria nord. Marchetti, come anticipato, viene candidato nelle Marche, dove è commissario del partito.
Valeria Alessandrini la spunta su Luca Briziarelli: sarà lei la capolista alla Camera. Mentre Briziarelli guiderà la difficilissima sfida per il Senato.
Con un post su Facebook nella serata di domenica Raffaele Nevi ha ufficializzato quello che si sapeva da giorni: sarà lui il candidato del centrodestra all’uninominale per l’Umbria sud. Chiudendo così il quadro delle candidature tripartite, come da accordi tra Meloni, Berlusconi e Salvini. “Mi impegnerò al massimo e impiegherò tutta la mia passione e le mie energie per dare ancora più forza alla nostra terra e contribuire a portare l’Italia fuori dalle difficoltà causate dalla pandemia e dalla guerra” le sue parole.
Capolista azzurre saranno due donne: Catia Polidori alla Camera e Fiammetta Modena al Senato. “Sono contenta della conferma nella posizione di capolista al Senato – il commento di Modena -. E’ il riconoscimento del lavoro svolto, nonostante la riduzione dei seggi. Il centrodestra può tornare al Governo del Paese dopo 11 anni, con una larga maggioranza. Forza Italia ha una classe dirigente preparata, che si è impegnata con dedizione. La nostra competenza sarà utile e importante per l’Italia e per la nostra regione”.
Candidature di servizio per gli amministratori azzurri: Roberto Morroni, Cristina Bertinelli e Riccardo Meloni.
In fondo, con i posti al sole di Roma che si sono drasticamente ridotti, bisogna guardare anche ad altri lidi futuri, che potrebbero valer bene il sacrificio di oggi.